Museo Ginori. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Solidarietà a Montanari, la politica ripensi rapporto con la cultura”

“Come evidenziato ieri sul Maggio Musicale, riteniamo fondamentale aprire una riflessione sul ruolo di chi governa e sceglie”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune

“Il tema della sostituzione di Tomaso Montanari alla presidenza del Museo Ginori pone certamente in evidenza un tema di scarso riconoscimento dell’alta professionalità e dell’impronta che il Presidente uscente aveva consegnato al suo mandato: far vivere il patrimonio culturale di un importante sito produttivo come strumento per ricostruire una relazione tra la storia produttiva, del lavoro e del territorio.

Esprimiamo quindi la nostra solidarietà, evidenziando il triste livello delle motivazioni che sembrano essere dietro a questa azione del Governo.

Vogliamo rilanciare anche un altro tema, che attiene a come si gestiscono realtà come il Museo Ginori.

Lo statuto assegna al Ministero della Cultura il diritto di nomina del Presidente “sentiti gli altri fondatori”, senza quindi alludere ad un’intesa, ma riportando una semplice (e come capiamo poco efficace) cortesia istituzionale.

Crediamo che questo mal rappresenti l’importanza che il territorio, comunale e regionale, ha per la valorizzazione del Museo, per la sua funzione e per la sua vocazione specifica, ma anche per il contributo che le istituzioni toscane hanno dato alla costruzione della fondo di dotazione, che vede per il 75% fondi locali e per un solo 25% fondi ministeriali.

Sarà importante che nel rinnovamento del Cda e del Comitato scientifico si creino le condizioni per radicare il Museo al territorio, alla rete museale regionale, creando occasioni per rafforzare ulteriormente l’impegno per una riflessione che valorizzi il legame tra la storia di una fabbrica, la storia del lavoro e di una intera comunità.

Ieri, commentando la seduta della Commissione Controllo dedicata alla Fondazione del Maggio Musicale, abbiamo evidenziato che la politica non esprime linee culturali, visioni e azioni capaci di programmare.

Questa vicenda lo conferma drammaticamente”. (s.spa.)

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