Nicola Armentano (Capogruppo PD) e Renzo Pampaloni (Presidente Commissione urbanistica): “Nel futuro Piano Operativo ogni intervento privato dovrà avere una adeguata ricaduta pubblica per una Firenze città dei fiorentini non della rendita”

“Forse chi grida alla svendita della città in queste ore non è a conoscenza che, con le modifiche al Piano Operativo, la Giunta ha proposto di estendere, per ogni scheda di trasformazione residenziale, l’obbligo di dedicare almeno il 10% della superficie al social housing: in particolare – spiegano il capogruppo PD Nicola Armentano ed il presidente della Commissione territorio, urbanistica, infrastrutture e patrimonio Renzo Pampaloni – il nuovo pacchetto di misure prevede l’estensione dell’obbligo di social housing anche agli interventi di recupero con cambio di destinazione d’uso da destinare, in caso di monetizzazione, alla riqualificazione degli alloggi popolari comunali, il blocco delle monetizzazioni per i grandi interventi di trasformazione in modo da favorire la mixite sociale dei nuovi quartieri cittadini, l’aumento a 20 anni della durata degli affitti calmierati degli alloggi destinati a social housing.
La direzione tracciata, che si va sommare ad altre misure innovative come il blocco delle locazioni turistiche brevi nel centro storico, che dovranno poi essere confermate dal voto in Consiglio, è basata sul principio che ogni intervento anche privato deve avere sempre una ricaduta pubblica. Sulla questione San Giovanni di Dio – concludono Armentano e Pampaloni – seguendo lo stesso principio è in atto una interlocuzione anche con il territorio per individuare la sostenibilità e la ricaduta pubblica.
Ribadiamo quindi la visione di una Firenze casa dei fiorentini, l’obiettivo è di aumentare i residenti soprattutto nel centro storico”. (s.spa.)

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