“È stata celebrata in 140 città italiane la Giornata Nazionale salute, benessere e sport city day per promuovere la vita attiva. Un’iniziativa – spiega il Capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano – che è nata da un intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città” e che non ha un colore politico ed è stata promossa dall’Anci, dal Coni, dal Comitato italiano paralimpico, da Sport e salute e da tantissime altre realtà che hanno come obiettivo quello di mettere al centro della politica la salute e, attraverso la promozione della salute, un sussidio importante che è l’attività motoria. Lo sport come senso di comunità: appassionando i nostri ragazzi chissà che ieri non si sia avvicinato allo sport un campione di domani. Ma anche se così non fosse abbiamo costruito senso di comunità e benessere!!! È con grande orgoglio che ricordo questa importante giornata alla vigilia di un’altra giornata importante per il Paese. Domani, infatti – aggiunge Nicola Armentano – verrà decisa la data per inserire lo sport in Costituzione. È un giorno davvero importante perché accomuna un diritto, quello dello sport e dell’attività motoria, ad uno dei momenti più importanti e che abbiamo vissuto ieri, in 150.000, testimoniando quanto sia importante dare continuità a quelle che sono le politiche che, per ora, avvengono in maniera diffusa a macchia di leopardo, soprattutto nel Sud Italia. Uno strumento importante quello che è stato promosso ieri ed al quale dobbiamo guardare costantemente portando avanti questo binomio: salute e sport all’interno delle nostre scuole, all’interno di quegli spazi dove spesso l’attività fisica è vista come momento di svago e di divertimento e dove invece è un luogo dove si deve continuare a crescere ed a valorizzare la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Le palestre – conclude il Capogruppo PD Nicola Armentano – devono servire per gli studenti: per fare sport e non per altro. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e si prevede che tale quota salirà al 60 per cento entro il 2030. Rendere le città più eque e salutari incide sul benessere psico-fisico di tutti in tutte le fasce di età. È importante pensare alla città come luogo comune dove promuovere la salute e, attraverso l’attività motoria e lo sport offrire dei servizi per questo tipo di azioni”. (s.spa.)