Nuova Giunta. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Firenze non è di proprietà del Partito Democratico”

“Il Sindaco ha rivendicato le sue prerogative, che però non attengono la vita interna a una forza nazionale e il futuro delle carriere personali”

Ringraziamo il Sindaco per aver scelto di presentarsi puntuale in aula, anche se – spiegano i consiglieri di sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – ci piacerebbe ci fosse più spesso e per tutta la durata della seduta.
È stato un atto dovuto, ci ha spiegato, rivendicando di avere la prerogativa di fare come crede. Solo in parte è vero, perché di come porta avanti il programma di governo, insieme alla Giunta, deve rispondere al Consiglio comunale, che non è luogo di ratifica, ma spazio di verifica, di controllo e di indirizzo.
Ci ha stupito apprendere di come tra gli obiettivi delle decisioni di Nardella ci siano questioni legate agli equilibri interni di Enrico Letta e del Partito Democratico (cioè a correnti e spifferi interne alle organizzazioni). Lo vogliamo ribadire in modo chiaro: Firenze – aggiungono i consiglieri Palagi e Bundu – non è prerogativa del Partito Democratico e di Enrico Letta. Noi, con i nostri ruoli e incarichi, serviamo la città e le nostre realtà organizzate sono spazi in cui farlo al meglio, non viceversa.
Ci fa inoltre piacere apprendere della nuova centralità che il tema ambientale ha per la maggioranza di Palazzo Vecchio, visto che in questa consiliatura è stata bocciata la nostra richiesta di avere una commissione sul tema dei cambiamenti climatici.
Ci preoccupa inoltre il peso dei vertici degli uffici tecnici nel nuovo assetto. La diciamo con una battuta: si garantiscono le correnti del PD in Giunta e i progetti di Matteo Renzi nelle strutture tecniche?
Del ruolo del Direttore Generale, rispetto a tante figure elette, si è potuto parlare anche nel Salone de’ Dugento, non è una novità d’altronde.
Un ultimo rilievo legato a quanto prevede la legge: la Giunta collabora con il Sindaco, non ubbidisce sotto un monarca assoluto. Inoltre – concludono Palagi e Bundu – collabora con il Consiglio. Quindi questo rapporto diretto tra il Sindaco e il suo "potere" non sta nel nostro ordinamento. C'è una centralità del Consiglio, che merita di apprendere ragioni più profonde dei nuovi assetti di governo, in relazione a ciò che si è fatto in questi tre anni e a ciò che si intende fare per i prossimi due anni. E che non merita di prendere atto delle novità dalla semplice Rete Civica, per poi ospitare il Sindaco a giorni di distanza”. (s.spa.)

Scroll to top of the page