Firmato l’accordo tra Comune di Firenze e Agenzia del Demanio per la riqualificazione del complesso che diventa polo a servizio della città
Un grande intervento di rigenerazione urbana che porterà alla trasformazione della caserma Perotti in un ‘Federal Building delle amministrazioni statali della città di Firenze’. È l’obiettivo dell’accordo tra Comune di Firenze e Agenzia del Demanio, a firma del sindaco Dario Nardella e del direttore Roberto Reggi. Il protocollo ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini. Un’operazione di riuso per dare nuova vita al complesso contribuendo a razionalizzare le funzioni delle amministrazioni statali e a valorizzare l’intera zona con l’integrazione della struttura nel contesto urbano. L’attuazione avverrà attraverso un concorso di progettazione che sarà promosso dall’Agenzia del Demanio.
“Un altro contenitore che ci avviamo a recuperare e riqualificare – ha detto il sindaco Nardella –, in una città che passo dopo passo in questi anni sta ricucendo moltissimi buchi neri, come il Palazzo del sonno, la caserma Cavalli, la Manifattura Tabacchi: tutti interventi in linea con il principio dei volumi zero, recuperati senza consumare neanche un centimetro di suolo pubblico in più. Ora è la volta della caserma Perotti che sarà oggetto di una importante trasformazione per diventare il primo Federal Building di Firenze, in grado di razionalizzare diverse funzioni statali in una visione integrata con tutto il contesto”.
“Un complesso di grande importanza nel contesto fiorentino – ha detto l’assessore Bettarini – non solo per le sue potenzialità urbanistiche, ma anche per la capacità di diventare elemento di integrazione e qualificazione dell’intera zona. Un intervento che va a razionalizzare funzioni statali trasformando l’ex caserma in un sistema ‘permeabile alla città’, in grado di superare l’isolamento tipico delle strutture militari, in collegamento con il parco del Mensola e in vista di un potenziamento del trasporto pubblico”.
L’accordo di oggi rientra nell’intesa dell’aprile 2014 tra Agenzia del Demanio, ministero della Difesa e Comune di Firenze per la valorizzazione di alcuni immobili militari, tra i quali appunto la caserma Perotti. La struttura mantiene la destinazione a servizio pubblico, per realizzare operazioni di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica delle amministrazioni statali centrali. Una parte del complesso rimarrà nella disponibilità del ministero della Difesa.
“Questa operazione avviata a Firenze sull’ex caserma Perotti è rappresentativa delle strategie di sviluppo dell’immobiliare pubblico che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti per assicurare il pieno utilizzo di tutti gli immobili dello Stato, soprattutto quelli a rischio di abbandono e degrado - ha detto il direttore Reggi - La Perotti sarà oggetto di una iniziativa di rigenerazione urbana per ospitare nuove funzioni, concentrando in un'unica sede un elevato numero di uffici pubblici della città e ottimizzando gli spazi utilizzati dalle amministrazioni. In questo scenario, il Federal Building è un modello vincente, perché consente il raggiungimento di importanti obiettivi economici, ed è al contempo uno strumento di sviluppo urbanistico, che punta al rilancio di intere aree cittadine e alla rivitalizzazione del territorio circostante. In questa prospettiva, l’Agenzia del Demanio ha già finanziato la realizzazione di analisi conoscitive e, entro fine anno, pubblicherà un bando per la progettazione dell’intervento di rigenerazione, che si svilupperà in due gradi: il primo per la predisposizione di un masterplan sull’intera caserma, il secondo per il progetto di fattibilità tecnico-economica della parte attualmente nella disponibilità dell’Agenzia del Demanio, con un investimento complessivo di circa 1 milione e 750 mila euro. L’operazione, nel suo complesso, mira ad abbattere circa i due terzi della spesa totale per locazioni passive nella città di Firenze, arrivando ad un risparmio di quasi 5 milioni di euro annui per le casse dello Stato”. (sc)