È il progetto di Arup, realizzato in collaborazione con lo studio MC A – Mario Cucinella Architects e la consulenza di Cupelloni Architettura, il vincitore selezionato dalla commissione internazionale per il restyling dello stadio Franchi e il masterplan dell’area di Campo di Marte. Il gruppo di lavoro del progetto vincitore, svelato lunedì scorso nel corso dell’ultimo atto del concorso internazionale reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo, è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella, con gli assessori Cecilia Del Re (Urbanistica), Cosimo Guccione (Sport), Stefano Giorgetti (Mobilità) e Titta Meucci (Lavori pubblici) e il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori. Presenti i progettisti David Hirsch, responsabile Architettura Arup, Michele Olivieri Project Director MC A – Mario Cucinella Architects e Luciano Cupelloni - Cupelloni Architettura.
“L’area di Campo di Marte con il suo stadio incarna l’esaltante stagione di trasformazione che sta vivendo la città - ha detto il sindaco Dario Nardella -, che guarda al futuro con fiducia anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Da Manifattura Tabacchi, a San Donato, al centro storico con gli immobili recuperati come il Granaio e la Corte d’Appello, San Firenze, Sant’Orsola, all’Auditorium e alle tramvie, la città è in trasformazione e ha completato un concorso internazionale molto complesso, con una giuria che ha tenuto insieme diversi elementi: estetico, funzionale, di innovazione e sostenibilità, di inserimento urbanistico e paesaggistico. Poche città in Europa sono riuscite a fare questo. Un progetto che complessivamente cuba un investimento di 450 milioni di euro: come Città metropolitana - ha annunciato il sindaco Nardella - stiamo formalizzando, nell’ambito del fondo del ministero dell’Interno per i Piani integrati metropolitani, la candidatura della riqualificazione e rigenerazione dello stadio e dell’area di Campo di Marte come progetto da finanziare per un valore di 55 milioni di euro che potrebbero quindi andare a sommarsi ai 95 milioni di euro già riconosciuti dal ministero dei Beni culturali, per un totale di 150 milioni di euro. Dal punto di vista delle infrastrutture, la linea della tramvia è finanziata con fondi del ministero per 250 milioni di euro, più circa 30 milioni di euro per la realizzazione del parcheggio da 3mila posti e altri fondi per arrivare all’investimento totale. Già dalla prossima settimana partirà un roadshow con tutti gli stakeholders della città, a cominciare dagli organi istituzionali con i quali esamineremo i documenti tecnici che ci dovranno essere consegnati entro 60 giorni dall’aggiudicazione, ma anche con il Quartiere e con i cittadini: perché questo stadio è per i tifosi e per i cittadini, così come tutta la rigenerazione dell’area di Campo di Marte. E poi con il mondo economico, del commercio e dei servizi, della mobilità. Il livello degli studi è altissimo, non solo degli otto finalisti ma anche dei 23 che non sono arrivati alla fase finale, il che dimostra l’attrattività di Firenze e l’importanza del progetto e della sfida da un lato di conservare il patrimonio storico artistico e valorizzare l’opera di Nervi e la storia sportiva di 90 anni della Fiorentina; dall'altro lato di realizzare qualcosa che possa rispondere alle esigenze moderne. Sarà un’avventura bellissima”.
“Il progetto per la trasformazione dello Stadio Franchi rappresenta una straordinaria opportunità, un modello di recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico italiano - ha detto il capo progettista David Hirsch, responsabile Architettura Arup -. La grande sfida è stata quella di confrontarsi con l’opera iconica di Pier Luigi Nervi e trovare un segno che ne rispettasse l’immagine proiettandola in un futuro armonico, moderno e sostenibile. Siamo entusiasti di essere i protagonisti di questa sfida progettuale, mirata a coniugare bellezza, funzionalità e rispetto del paesaggio storico, architettonico ed ambientale di Firenze intorno a un luogo simbolico per la città e la sua squadra”.
“L’opera di Nervi ha ispirato architetti e ingegneri nel mondo - ha detto Mario Cucinella fondatore e direttore creativo di Mario Cucinella Architects - e sono orgoglioso di essere stato tra i primi a difendere questo capolavoro e partecipare al progetto che lo riporterà nel presente con l’attenzione che merita. Il progetto per il Masterplan del Campo di Marte è stato pensato per la città e per integrarsi con la sua storicità e con il suo contesto naturale”.
Il progetto di riqualificazione dello stadio è rappresentato dalla nuova copertura che ne definisce il suo nuovo aspetto specialmente nei confronti del contesto urbano e paesaggistico: una lama sottile rettangolare metallica che levita sopra le tribune storiche. La forma e il profilo sono pensati per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline e celebrare l’eleganza e orizzontalità dell’immagine del progetto di Pier Luigi Nervi. Il nuovo sistema di copertura si lega al progetto originario di Pier Luigi Nervi andando a interrompersi e aprirsi in prossimità degli elementi iconici originali come la Torre di Maratona e la copertura della tribuna d’onore. Gli spazi compresi tra le nuove gradinate e le curve dell’attuale stadio, rappresentano il punto di incontro tra il nuovo e l’esistente, tra la città e lo stadio, punti di interconnessione e scambio tra il pubblico, i tifosi e la cittadinanza. Lo stadio storico e lo stadio contemporaneo coesistono organicamente, specializzandosi in funzioni diverse e complementari, che rinforzano e arricchiscono l’esperienza del tifoso. Il nuovo sistema di spalti consiste in due nuove grandi gradonate che, come ali, si librano tra il campo e le tribune storiche progettate da Nervi, conservate e riutilizzate mantenendo l’aspetto originario.
La forma delle nuove tribune progettata per migliorare visibilità, accessibilità, capienza e diversificazione dell’offerta, consente di dare una nuova veste interna allo stadio in linea con i moderni standard di fruizione della struttura, allo stesso tempo trasmette l’eredità del progetto originario di Pier Luigi Nervi dialogando in modo armonico con le tribune storiche.
La strategia di sostenibilità dell’intervento si basa sul raggiungimento di uno sviluppo Net Zero Carbon tramite l’implementazione di strategie energetiche e di gestione delle acque volte a valorizzare il rapporto simbiotico tra lo stadio, il parco e gli altri edifici del masterplan. Il risultato è un innovativo sistema energetico di distretto che promuove il recupero e la condivisione di energia fra i vari utenti urbani. La nuova copertura dello Stadio permetterà la produzione di energia rinnovabile tramite pannelli fotovoltaici per servire sia lo Stadio che gli edifici del masterplan permettendo anche la raccolta di acqua piovana che potrà essere riutilizzata per l’irrigazione dei campi e altri usi non potabili all’interno degli edifici.
La riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi è integrata nel Masterplan del Campo di Marte. Il progetto del masterplan nasce dalla volontà di creare uno spazio pubblico per l’intera comunità, attrattivo e vivo, non solamente in occasione delle partite di calcio ma, tutti i giorni dell’anno. Il team di progettazione ha sviluppato un progetto urbano con l’obiettivo di coniugare al meglio: qualità spaziale, benessere ambientale ed efficienza funzionale. Il progetto prevede di estendere la zona verde, antistante lo stadio, creando un parco che dialoga direttamente con il quartiere i cui servizi, tra cui il mercato rionale, saranno inclusi organicamente nel disegno, immaginato come ‘foglia verde’. Le soluzioni proposte migliorano la resilienza dell’area rispetto ai fenomeni atmosferici.
La riqualificazione dei giardini Campo di Marte è stata concepita come una ‘Onda viola’: i percorsi principali si caratterizzeranno per essere accompagnati da fioriture e colorazioni sui toni del viola, con punte di rosso e di bianco. Il progetto si basa sull’ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture verdi dell’area, che rendono possibile l’integrazione tra le varie attività sportive, culturali e sociali. Nello specifico, si integrano sia spazi organizzati per lo sport (stadio, palazzetto polifunzionale, pista da skateboard, palestre, campi da calcio, rugby e baseball) che aree informali dedicate ad usi ricreativi (jogging, yoga, percorsi educativi per bambini, percorsi tematici dedicati all’arte e alla scienza). La vasta area verde prevista al centro del nuovo parco, è pensata inoltre per ospitare attività culturali ed eventi all’area aperta.
Il Masterplan Campo di Marte Nord completerà il progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, salvaguardato come patrimonio del ‘900, valorizzando il sistema di mobilità ciclabile e pedonale in continuità con la rete esistente che attraversa il centro storico di Firenze. Il progetto si apre alla città e crea una nuova destinazione per tutta la comunità.
(sc)