Palagi e Bundu (SPC): "Codice di comportamento comunale: osservazioni a tutela del personale"

"Continuiamo a contestare la logica seguita nella proposta della Giunta: l'adeguamento a norme nazionali non è una giustificazione per limitare le libertà costituzionali"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Sulla stampa abbiamo letto la replica della Giunta alle nostre critiche sul codice di comportamento per il personale dipendente comunale. La linea di difesa, ci pare di capire, consiste nell'adeguarsi alle norme nazionali. Davvero si pensa sia sufficiente dire così? Sicuramente noi contestiamo l'estensione dell'obbligo di fedeltà aziendale ai danni di immagine, ampiamente punitivo, come hanno dimostrati tanti licenziamenti ingiusti, con misure eccessive che hanno colpito duramente la vita concreta delle persone.
Perché vorremmo ricordare al Partito Democratico, che esprime il governo cittadino, che la sinistra fa parte di una tradizione che ritiene il lavoro centrale: non a caso apre la Costituzione. Quindi è un'espressione di libertà, non un motivo per mettere a tacere le opinioni.

Presenteremo delle osservazioni, per mettere in discussione il principio che l'obbedienza cieca e silenziosa sia un valore per garantire un buon clima organizzativo.
Il personale dipendente del nostro Ente (compreso quello della Polizia Municipale) non ha scelto di arruolarsi in una caserma, per sottostare a disciplinamenti dal sapore militare. Deve garantire dei servizi importanti alla cittadinanza e nel rispetto delle norme già vigenti può esercitare il diritto di esercitare il pensiero critico, anche per migliorare ciò che viene offerto o garantito all'utenza.

Chiediamo che il Comune esprima un'organizzazione del lavoro aperta alla partecipazione e al confronto, senza ingerenze improprie". (fdr)

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