Palagi e Bundu (SPC): "Cucinieri e cuciniere dei servizi educativi: riconoscere il loro ruolo"

“La Commissione 1 fa propria una delle tre richieste che avevamo avanzato con una mozione: confidiamo in un’azione tempestiva della Giunta”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

"Ringraziamo il Presidente della Commissione 1, così come tutti i gruppi presenti oggi in audizione, per aver dedicato attenzione alla mozione presentata qualche mese fa sulla categoria delle cuciniere e dei cucinieri dei servizi educativi 0-3, tanto da fare loro una delle tre richieste avanzate.
Il Comune di Firenze deve infatti riconoscere come l’evoluzione del loro lavoro abbia reso tali figure tra quelle previste per un’indennità corrispondente all’impegno specifico che si trovano a svolgere, lavorando come unica figura addetta in cucina nei singoli nidi.

Restano aperte altre due questioni, ma cercheremo altre strade per ribadire le nostre richieste. Chi lavora ha sempre diritto a una pausa, si tratta di una forma di tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma se i servizi garantiti, in quanto essenziali, non permettono materialmente la possibilità di interrompere le proprie mansioni, quella pausa nei fatti rischia di diventare lavoro aggiuntivo non retribuito e non riconosciuto. Il tema, quindi, non è “uscire prima” ma riconoscere la concretezza di una funzione fondamentale.
Rimane infine la questione organizzativa dell’Ente: si deve poter permettere anche a chi opera nei servizi educativi di dare disponibilità per i momenti elettorali, senza discriminazioni interne alle diverse categorie e direzioni.
Comunque vogliamo guardare in positivo a quanto sostenuto dalla Commissione 1: l’impegno per la Giunta a riconoscere l’indennità per il particolare impegno professionale delle cuciniere e dei cucinieri.

Ringraziamo chi lotta per i propri diritti e la propria dignità professionale, sappiamo quanto il tema del riconoscimento del proprio lavoro sia importante e difficile nei servizi pubblici, anche in quelli comunali". (fdr)

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