"Nel giorno in cui esce la notizia della vendita immobiliare della proprietà era importante evitare di ignorare la sostanza delle cose"
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune e Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
"In aula ci è stato chiesto qual era l'obiettivo del nostro ordine del giorno su ex GKN. Rispondere a richieste precise arrivate dalla due giorni in cui è stato presentato il piano industriale. C'è una scadenza, quella del 15 novembre. Entro tale data la cooperativa GFF deciderà se andare avanti o no, anche sulla base delle reazioni registrate dalle istituzioni.
Con una settimana di ritardo rispetto a quanto avremmo voluto, arriva un ordine del giorno importante. Emendato dal Partito Democratico, ma che aveva già il sostegno di AVS-Ecolò, Firenze Democratica, Lista Schmidt, Lista Funaro e Movimento 5 Stelle, passato con l'astensione di Fratelli d'Italia. Ringraziamo quindi il grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i gruppi consiliari. Evitare strumentalizzazioni e polemiche.
Ci è stato chiesto di riconoscere la convocazione del tavolo da parte della Regione Toscana domani ed è stata aggiunta la pessima notizia della vendita della proprietà a società immobiliari.
Purtroppo è stato chiesto di togliere anche il sostegno diretto alle manifestazioni di interesse, ma entro il 15 novembre sarebbe stato difficile immaginare una variazione di bilancio (che pure invitiamo a prendere in considerazione).
È rimasto un punto centrale. Dare pareri che dimostrino la validità del piano industriale. Così come è rimasta la solidarietà per la vertenza che ha preceduto e seguito l'aggressione al presidio del SUDD Cobas a Seano, a cui è seguita un'importante manifestazione a cui hanno partecipato anche diverse figure istituzionali e diverse organizzazioni sindacali, come la CGIL Toscana.
Quella di ex GKN non è la lotta di Sinistra Progetto Comune. Non è una lotta di sinistra. È una lotta che appartiene al territorio e Palazzo Vecchio ha confermato che non prende le distanze da questa posizione. Avevamo temuto il peggio, con forte preoccupazione. A maggior ragione esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a scampare un disastro politico, ringraziando tutte le parti che hanno costruito il percorso di sintesi". (fdr)