Palagi e Bundu (SPC): "Farmacia Pitti in piazza San Felice: la vicenda è politica"

"Per la Giunta non è cambiato nulla, ma l'autorizzazione dello sfratto dice altro. Così come è evidente che se non avessimo scoperto il provvedimento dirigenziale probabilmente le cose sarebbero andate ancora più avanti nel silenzio generale"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Cosa è cambiato da quando il Sindaco invitava tutta la cittadinanza a sostenere la lotta per evitare lo sfratto della storica farmacia di piazza San Felice? Secondo la Giunta nulla. Secondo l'autorizzazione dell'esecuzione di sfratto molto.
Il punto per noi è politico, non tecnico. Perché la proprietà dell'immobile non è un fondo di investimento che sta in un'altra nozione. Ci risulta che sia un ente privato con sede proprio nella nostra città, che usa parole nette di delegittimazione delle scelte prese dalla nostra istituzione.

Quindi perché il Sindaco è intervenuto solo dopo che la notizia è uscita sulla stampa? La proprietà dell'immobile non era già stata recentemente invitata a un confronto, rifiutandolo? Se oggi non avessimo chiesto conto del tema in Consiglio che sarebbe successo? Andiamo tutte e tutti davanti alla proprietà dell'immobile?

Forse le cose non sono cambiate, perché il Sindaco verrà in aula, ma per rivendicare quello che vuole, non per rispondere della Farmacia Pitti e dei suoi annunci di pochi anni fa. Ringraziamo l'Assessore, che si è dovuto sacrificare in nome del Sindaco.

Ora che la cosa è stata strappata dal silenzio evitiamo vicende di parte e procediamo insieme per evitare quello sfratto. Ne va della credibilità stessa del Comune di Firenze". (fdr)

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