Palagi e Bundu (SPC): "Multiutility della Toscana: fermare un progetto sbagliato!"

"Appello da parte di movimenti e comitati impegnati a difesa dei beni comuni e dell'ambiente. Consegnare alla finanza servizi essenziali è miope e pericoloso"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Ricordiamo bene come si sia voluto prendere in giro i gruppi consiliari degli enti locali, almeno a Firenze.
Prima si è raccontato che la volontà di mettere alla porta Acea da Publiacqua poteva anche corrispondere a quanto richiesto anni fa con i referendum per l'acqua pubblica e i beni comuni. Poi è venuto fuori che avevano ragione i movimenti e i comitati a difesa dei beni comuni, nel parlare di un progetto di multiutility toscana da quotare in borsa. C'è chi ventilava l'ipotesi di un azionariato popolare, o comunque della costruzione di un soggetto capace di coinvolgere solo il pubblico. Però a Palazzo Vecchio la voce è sempre stata solo una. Prima camuffata, poi esplicitata. Vogliono consegnare i servizi essenziali alla finanza e costruire un'azienda per cui sarà difficilissimo avere qualsiasi funzione di controllo.

Nei territori le persone si stanno organizzando per affrontare l'aumento dei costi dell'energia, dovuti più alle regole della finanza che a effettivi problemi di approvvigionamento, ma tutto questo non interessa al Partito Democratico di Firenze.
Sempre i movimenti e i comitati ci hanno segnalato che entro il 17 ottobre ai consigli comunali sarà chiesto di votare ulteriori passi in avanti (facendo confluire in ALIA altre realtà, tra cui Publiservizi e Consiag).
Per martedì è convocata una Commissione controllo, in cui probabilmente sapremo qualcosa di più da parte del governo locale, visto che per adesso al Consiglio non è stata fornita nessuna traccia di questo materiale.
Speriamo la Commissione non sia anticipata da una conferenza stampa...

Esplicitiamo un altro motivo, tra quelli per cui siamo contrari a questo progetto: ai sindaci e alle sindache verrà tolta la propria sovranità nella gestione di questi servizi. Se per il principio di sussidiarietà verticale rintracciabile nell’ articolo 118 della Costituzione alcuni servizi essenziali sono affidati a loro affinché l’ente locale più vicino al cittadino, il Comune (o aggregazioni di più comuni), calibri al meglio l’erogazione del servizio, con la Multiutility invece saranno i livelli aziendali apicali a decidere come il servizio verrà erogato, senza che nessuna decisione passi dalle comunità locali.
Infine il tema occupazionale: il personale delle varie partecipate dovrebbe essere tutelato, in termini di livelli occupazionali e salariali. Ma chi opera in appalto?". (fdr)

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