Palagi e Bundu (SPC): "Suolo pubblico e condizioni di lavoro: attendiamo il disciplinare"

"Negativa interlocuzione in aula ieri, nonostante le aperture dichiarate dall'Assessore. Bocciato l'ordine del giorno, nonostante il ritiro dell'emendamento. Adesso la Giunta dimostri che davvero vuole andare nella direzione che chiediamo da due anni"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Lavorare a nero è brutto. Bisogna contrastare lo sfruttamento e opporsi alla criminalità organizzata. Su questo tutti i gruppi consiliari hanno dichiarato di concordare. Anche perché, immaginiamo, difficilmente potrebbe trovare consenso una forza politica impegnata - per assurdo - a dire che Jack lo squartatore è un modello positivo.
Quindi, messo da parte l'ovvio, confidiamo che a breve la Giunta possa dimostrare concretamente di voler attestare attenzione a quanto chiediamo da due anni, in linea con quanto espresso anche dalle organizzazioni sindacali.

Che chi ottiene suolo pubblico comprenda l'importanza di rispettare le norme legate alle condizioni di lavoro dipendente: chi assume a nero, o usa forme contrattuali improprie, deve essere penalizzato, anche direttamente da Palazzo Vecchio, che magari non può effettuare direttamente i controlli, ma può prendere atto se c'è chi agisce nell'illegalità.
Un principio politico importante, da declinare nella concretezza di qualche azione, non da limitare a qualche dichiarazione.

Riteniamo sbagliato che la Giunta si riservi tanta discrezionalità con il disciplinare che si aggiungerà al regolamento votato ieri. Ma ormai è prassi consolidata, lo sminuire il Consiglio e il concentrare potere sull'esecutivo. Per questo abbiamo voluto concedere fiducia all'apertura espressa ieri dall'Assessore sul nodo del lavoro, ritirando l'emendamento.

Purtroppo la maggioranza non ha voluto emendare o accogliere l'ordine del giorno che dava un preciso atto di indirizzo: confidiamo sia stato solo un incidente e ci aspettiamo di poter comunque ringraziare Palazzo Vecchio per aver accolto la nostra proposta.
Non è una minaccia, ma la conferma di un impegno". (fdr)

Scroll to top of the page