Palagi e Bundu (SPC): "Trasporto pubblico locale: il Comune può solo commentare la realtà?"

"Numerose questioni sollevate in questi mesi non sono ancora risolte: nel frattempo ad essere penalizzata è la cittadinanza, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Abbiamo letto con interesse l'intervista all'Assessore alla mobilità di questa mattina: sulla stampa ritornano alcune questioni sollevate in questi mesi anche dal nostro gruppo consiliare.
Intanto la situazione di Montelungo, con i nodi di scambio tra urbano ed extraurbano, poi le linee dei cosiddetti bussini nel centro storico: per entrambe sembra che tutta la responsabilità sia da scaricare sul gestore uscente.

Ci sono poi tutte le problematiche che da tempo evidenziano le organizzazioni sindacali, a partire dai livelli occupazionali: non ricordiamo di aver mai visto il nostro Comune sostenere gli scioperi e le mobilitazioni. Anche perché Palazzo Vecchio sembra svolgere una funzione di mero commento della realtà: per larga parte dobbiamo ringraziare il Partito Democratico e la sua volontà di privatizzare Ataf, con l'allora sindaco Matteo Renzi, poi divenuto segretario nazionale di questa formazione politica che oggi pare in guerra con Italia Viva. 
Vogliamo capire meglio se c'è un nuovo piano definitivo per il trasporto pubblico urbano, oltre alla novità già annunciata a mezzo stampa per il C5.

Infine occorre immediata e massima chiarezza sui depositi gestiti da Ataf s.p.a., una partecipata del nostro Comune che dovrebbe essere sciolta appena si riusciranno a vendere gli immobili di viale dei Mille, via Pacinotti, via Pratese, via Michelacci e viale XI Agosto. In che condizioni sono? Che tipo di accordi si stanno ipotizzando, se c'è un confronto in merito a questo punto con Autolinee Toscane? Sono interrogativi che si rinnovano alla luce della denuncia di una situazione di degrado sugli edifici del nostro territorio, che non abbiamo capito se si limiti a viale Cadorna". (fdr)

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