Palagi e Bundu (SPC): "Una fine anno di metà mandato"

"Il ringraziamento a tutte le persone che dopo l'appuntamento elettorale hanno continuato a prendersi cura di Firenze insieme ai nostri gruppi consiliari, in Comune e nei quartieri, insieme alle forze politiche della coalizione. Gli oltre 1360 atti sono solo una piccola testimonianza"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Vogliamo ringraziare le persone che hanno continuato a prendersi cura della nostra città insieme a noi, scegliendoci come punto di riferimento anche dopo il momento elettorale, in alcuni casi anche a prescindere da cosa avessero votato. Siamo convinti che la politica debba essere fatta nella società e "arrivare" nelle istituzioni, con un impegno di cui rispondere quotidianamente e non a distanza di cinque anni, soprattutto a chi ci ha dato il mandato, ma in generale a tutto il territorio..

Un altro ringraziamento va al personale dipendente del Comune di Firenze: lavora in condizioni sempre più difficili, aggravate (ma spesso non create) dalla pandemia in corso. Sospettiamo di essere il gruppo consiliare che - dopo la Giunta - più impegna i diversi uffici. Ci teniamo a dire che non diamo mai per scontato il fatto che ogni atto corrisponda a del tempo richiesto.

Siamo arrivati a oltre 1360 atti depositati e protocollati (emendamenti esclusi), secondo le informazioni reperibili dal sito del nostro Comune. Interrogazioni scritte o in aula (più di 850) e proposte (più di 480): ogni testo nasce da un'interlocuzione costante con chi "sta fuori Palazzo Vecchio". Ci resta difficile poter riassumere in poche righe i contenuti, perché raramente abbiamo praticato il semplice ostruzionismo. Dai disservizi riscontrati dalla cittadinanza alla difesa della dignità di chi lavora, dalla centralità della questione ambientale al contrasto di ogni forma di discriminazione, fino alla denuncia della retorica del decoro che finisce per criminalizzare la marginalità sociale e la povertà, ovviamente tenendo sempre alta l'attenzione sulle trasformazioni urbanistiche e l'uso delle risorse comunali.

Fondamentali sono i nostri gruppi consiliari nei quartieri, indeboliti dall'elezione diretta della figura apicale di presidenza e dove però Sinistra Progetto Comune non si risparmia in nessun passaggio.

Non ci sentiamo una piccola realtà della sinistra radicale: in questa prima metà di mandato abbiamo avuto l'opportunità di sentirci parte della città e di svolgere una funzione di servizio all'interno delle istituzioni per le parti della società più in difficoltà, con la chiarezza di sapere quale sia la nostra parte anche sulle questioni nazionali e internazionali. Abbiamo rifiutato logiche da facile consenso e riconosciamo di avere ancora ampi margini di miglioramento.

Ma ci interessa anche ringraziare i soggetti politici e le realtà che fanno parte della nostra coalizione: un purtroppo raro esempio di sinistra unita, di cui collettivamente ci prendiamo cura a vicenda, sapendo quanto sia difficile, rispetto a un quadro nazionale ancora fin troppo frammentato". (fdr)

Scroll to top of the page