Palagi e Bundu (SPC): "Uso dei cavalli per turismo: il PD locale smentisce quello nazionale"

"Ieri solo il Movimento 5 Stelle ha sostenuto la nostra richiesta per tutelare maggiormente gli animali"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"A fine consiliatura, alla Camera dei Deputati (e delle Deputate), Partito Democratico e Movimento 5 Stelle avevano ottenuto il voto favorevole dall'Aula nella richiesta di vietare l'utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi finalizzati al trasporto di persone a fini turistici e ludici, nell'intero territorio nazionale.
A Firenze governa il PD (non da oggi): quindi ci aspettavamo una novità da parte di Palazzo Vecchio, complici alcune dichiarazioni dell'allora Assessore di competenza, oggi in Parlamento.
Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno in cui chiedevamo di ipotizzare la trasformazione delle licenze date nel nostro Comune, da convertire in altro, a tutela anche della continuità lavorativa, anche se senza l'utilizzo dei cavalli.

Il tema per noi non è quanto "i fiaccherai" amino i quadrupedi e come li trattano. Si tratta di fare una scelta politica, rispetto alla lettura del nostro rapporto con il pianeta e le altre specie.
Crediamo ci sia una nuova consapevolezza, ancora non sufficientemente matura, che le istituzioni possono sostenere, invece di attendere sempre in retroguardia i cambiamenti nella società.
Il tema è sentito, molto, anche sul territorio. Non ci interessava segnare un punto di identità, ma rileviamo come solo il Movimento 5 Stelle abbia votato a favore, a livello locale, anche perché anche loro hanno presentato atti analoghi ai nostri. Per il resto centrosinistra e destre si sono unite nel dirci di no, anche se rispetto alla fine di questa attività avevamo proposto anche di procedere per gradi, rivedendo le limitazioni e le precauzioni in essere nell'attuale regolamento.

La tradizione deve essere cosa viva e aiutarci a costruire un futuro migliore: non ha senso continuare a tenere la testa rivolta indietro. Insisteremo". (fdr)

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