"Dispiace che si parli di equità tra le parti. C'è un esercito regolare da una parte e un popolo oppresso dall'altra"
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune
"Centinaia di persone uccise, tra cui 130 bambine e bambini, in una notte di bombardamenti. È quanto denunciato ieri da UNICEF, riferendo di come gli attacchi abbiano colpito rifugi di fortuna in cui dormivano famiglie e civili. Lo ha definito uno dei bilanci di vittime infantili più alti in un solo giorno nell'ultimo anno.
Gli aiuti umanitari rimangono bloccati all'ingresso di Gaza e l'elettricità è stata tagliata al principale impianto di desalinizzazione, riducendo la quantità di acqua potabile.
Il cessate il fuoco è stato rotto in modo devastante.
Ieri, di fronte a questo, in tutta Italia, anche a Firenze sono scese tante persone per manifestare indignazione e pretendere di fermare la violazione del diritto internazionale da parte di Israele.
Ringraziamo Firenze per la Palestina e la realtà delle/dei Giovani Palestinesi per aver lanciato l'appuntamento, a cui abbiamo partecipato con convinzione.
Il Consigliere della Lista Funaro (che porta il nome della Sindaca) ci dice che non si può inseguire una "narrazione unilaterale".
La decisione di Israele di rompere il cessate il fuoco e uccidere oltre 400 persone, tra cui bambini e bambine è una decisione unilaterale. La condanniamo fermamente. Così come non possiamo tacere che non si tratta di un conflitto tra Paesi. C'è un esercito ufficiale, mentre dall'altra parte c'è un popolo colonizzato, martoriato e oppresso. Non c'è equidistanza possibile.
Certo, deve essere favorito il dialogo tra le parti, la politica istituzionale non può che insistere sulla cooperazione e la diplomazia. Questo però non può impedire di prendere posizioni nette di fronte a chi usa forze militari regolari per compiere azioni contrarie a ogni principio di dignità umana riconosciuto in questo XXI secolo.
Non c'è equità tra le parti. Garantiamo al Consigliere Semplici che il nostro è un appello alla pace sincero, che nasce dagli occhi delle persone viste nei campi profughi. Schierarsi è necessario per arrivare a giustizia e pace. Non è un modo per creare muri, è un modo per cercare soluzioni". (fdr)