Parco di Ugnano, respinta in commissione VIII mozione di Montelatici (Lega)

Il consigliere del Carroccio: “Il PD decide di non fare nulla contro gli incivili che fanno scorribande notturne. Dalla presidente Innocenti comportamento inadeguato al ruolo”

Caroselli di scooter ‘smarmittati’; vandalismi ripetuti, come i cestini dei rifiuti divelti e poi scaraventati in mezzo all’area verde; bottiglie vuote disseminate in ogni dove; addirittura l’incendio di un cipresso”. È la situazione che sta vivendo il Parco di Ugnano, secondo il consigliere della Lega Antonio Montelatici, che dopo aver raccolto le segnalazioni degli abitanti della zona e aver appreso della situazione a mezzo stampa, ha proposto una mozione da portare in Consiglio Comunale nella quale si invitava Sindaco e Giunta a predisporre “ulteriori misure di controllo e dissuasione per quanti frequentano il Parco” e a “installare telecamere, nei punti di più frequente ritrovo, come già è avvenuto in molte parti della città”.

Ma dopo una discussione in Commissione 8 presieduta da Alessandra Innocenti, il documento, messo ai voti, è stato respinto dalla maggioranza al termine di quello che Montelatici definisce “un ruvido e fazioso attacco personale da parte della Presidente Innocenti”.

Montelatici al termine della seduta ha salutato la commissione con le seguenti parole: grazie a tutti per il bene che volete a Firenze” . La risposta della Presidente Innocenti è stata: Non si preoccupi, consigliere; noi a Firenze vogliamo benissimo”.

Agli occhi di Montelatici, la condotta della Presidente è apparsa “contraria al ruolo super partes che, invece, dovrebbe rivestire una figura di garanzia come quella del presidente di una commissione”. “Da quando le misure anti-coronavirus sono state ridotte permettendo la frequentazione di alcune aree verdi – commenta Montelatici –, il problema è stato amplificato e a nulla sono valsi gli incontri con la Polizia Municipale e il Presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni, che non si era detto tendenzialmente contrario a un aumento delle misure di controllo. Il Parco da tempo è diventato luogo di ritrovo per l’organizzazione di feste e meeting a base di musica ed alcol fino a tarda notte, senza che i richiami dei cittadini insonni e le telefonate alle forze dell’ordine sortiscano un qualche effetto”. Per il consigliere della Lega, insomma, la movida selvaggia non è un problema soltanto del centro storico, ma anche delle periferie che “diventano una sorta di “terra di nessuno” dove nonostante gli sforzi dell’Amministrazione tutto appare permesso e niente vietato”. “Le telecamere - conclude il consigliere - potevano costituire un valido deterrente e potevano consentire l’individuazione di quanti contravvengano, anche in modo grave, alle disposizioni anti-assembramento adottate dall’Amministrazione e alle più comuni regole del vivere civile. Tutto è stato, invece, buttato sull’ironia dalla maggioranza”. (fdr)

 

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