“Voglio ancora ricordare un grande uomo – ha detto la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – il prof. Ferruccio Barbetti che 6 anni fa ci ha lasciato ma che sarà sempre presente nel cuore e nella mente di tanti ragazzi e ragazze, e non solo.
Ha dedicato la vita all’insegnamento attraverso il piacere della musica, non privilegiando le eccellenze bensì amalgamando, con la musica d’insieme, tutti gli studenti, più o meno capaci, più o meno problematici ma facendoli sentire tutti preziosi attraverso il piacere del suonare assieme.
Ha così dato vita ad un complesso di flauti dolci partecipando a festival musicali ed ottenendo numerosi primi premi e riconoscimenti sia in Italia che in Europa ma, soprattutto, ha accompagnato lo sviluppo intellettuale ed umano di centinaia di ragazzi nello spirito di amicizia, collaborazione, solidarietà.
Ha dato poi vita alla banda “La Polverosa”, nome tratto dalla vecchia via Polverosa che da San Jacopino si dirige verso Pistoia.
La banda ha riscosso subito grandissima partecipazione grazie alla sua personalità vulcanica, non risparmiandosi mai perché aveva piacere che i ragazzi avessero successo defilandosi dal protagonismo personale.
Educava insegnando che nella banda nessuno spicca, tutti sono preziosi ed importanti, ribadiva sempre il noi e non l'io.
Era veramente un educatore eccezionale riuscendo a coinvolgere le ragazze ed i ragazzi anche senza competenze musicali basandosi sul lavoro collettivo e sull’inclusione, facendo balenare l’idea di raggiungere obiettivi impensabili.
Ha insegnato il rispetto per l’altro attraverso la musica spiegando che ci sono momenti dove è importante lasciare spazio ad altri suoni e abbassare il volume per far spiccare il suono del vicino.
Lo ricordo – ha concluso la consigliera PD Patrizia Bonanni – in un episodio dell’ultimo anno della sua vita a San Miniato in occasione di un concerto di giovani suoi allievi. Mi disse che ero fortunata perché ero ancora lì in quanto coloro che suonano saranno i futuri ragazzi d’Europa. Mi ha voluto dire tanto con quelle parole ed auspico che un luogo della città possa essere intitolato al grandissimo professor Barbetti”. (s.spa.)