Permuta di terreni tra Comune e Parrocchia di Sant’Antonino a Bellariva, la replica del Pd: “Speculazione politica e accuse strumentali”

Intervento del capogruppo Armentano e del consigliere e presidente commissione Urbanistica e Patrimonio Pampaloni: “Chiamati a valutare interesse pubblico dell’operazione”

Oggi in Consiglio comunale da parte di colleghi delle opposizioni abbiamo assistito a una speculazione politica assolutamente gratuita. Ogni volta che si parla di aree da cedere o da acquistare deve essere coinvolto il Consiglio comunale che è chiamato a valutare, positivamente o negativamente, la presenza di interesse pubblico nella permuta. Solo ed essenzialmente questo. La permuta per noi riveste interesse pubblico a prescindere da chi l’abbia proposta, tant’è che non è e non sarà la prima volta che al vaglio dell’assemblea fiorentina arrivano provvedimenti del genere, o ancora alienazioni e acquisizioni. Sul resto c’è la legge nazionale che prevede un iter di questo genere. Il condono non è oggetto della delibera, non è tema di cui si deve occupare il consiglio comunale, deriva piuttosto da una legge eccezionale dello Stato su cui il Comune non ha alcuna competenza. Bocci e Cocollini strumentalizzano in modo gratuito questa vicenda con una ricostruzione parziale e faziosa per arrivare a conclusioni puramente demagogiche. Per Palagi e Bundu ci ‘vantiamo’ di essere dalla parte della legalità, ebbene sì, per noi tutelare la legalità è motivo di orgoglio, così come non è mancata la disponibilità istituzionale nei confronti di chi come loro voleva approfondire ancora di più il tema oggetto della delibera. Non accettiamo lezioni di legalità e strumentalizzazioni che nulla hanno a che vedere con quanto abbiamo approvato oggi, esprimiamo solidarietà all’assessore Martini che ha lavorato in modo corretto nell’interesse comune”.

Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e Renzo Pampaloni, consigliere e presidente commissione Urbanistica, replicano a Centro e Spc sulla delibera approvata dal Consiglio comunale relativa alla permuta di terreni tra Comune e Parrocchia di Sant’Antonino a Bellariva.


 

(sa. ca.)

 

 

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