Interventi del capogruppo Armentano, delle vice Innocenti e Perini e del presidente commissione Urbanistica Pampaloni
“Il piano Operativo approvato oggi è il risultato di un lavoro importante e rappresenta un documento fondamentale per lo sviluppo della città. A nome del gruppo ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati, l’assessore Del Re, il sindaco e tutti i membri della Giunta, gli uffici. C’è stato un grande lavoro, preciso, puntuale e propositivo, da parte delle commissioni coinvolte, dei quartieri, c’è stato un percorso partecipativo, avviato durante la fase pandemica nonostante le tante difficoltà, ora ci sono i tempi per un ulteriore fase di ascolto, per completare e valorizzare ancor di più questo impegno. È per questo che, come gruppo, abbiamo lavorato per fornire una serie di accorgimenti e indicazioni che interpretano sensibilità diffuse all’interno di tutti noi che puntano a essere un valore aggiunto rispetto al provvedimento fondamentale approvato nella seduta di oggi”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd, Alessandra Innocenti e Letizia Perini, vicecapogruppo.
“Oltre 25 sono state le commissioni tematiche dedicate al piano operativo, è stato fatto da parte di tutti un grande lavoro di studio e approfondimento. Molti i contributi arrivati dai quartieri che avremo modo di tornare analizzare anche nella fase tra adozione e approvazione. È stato svolto un confronto coerente su temi concreti in questi mesi e continueremo a svolgerlo durante la fase che si apre adesso e che vedrà un dibattito sempre più largo in tutta la città”, aggiunge il presidente commissione Urbanistica Renzo Pampaloni.
Collegato al piano Operativo è stato approvato un ordine del giorno promosso dal gruppo Pd. “Questo documento parte dai capisaldi già inseriti nel Piano Operativo e indica azioni utili ad implementare lo sviluppo del Piano nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale e economica della città. - spiegano i consiglieri Pd – L’ordine del giorno ha visto una piena condivisione da parte di tutto il gruppo".
Di seguito la versione integrale dell’ordine del giorno:
IL CONSIGLIO COMUNALE
CONVINTO che il Piano Strutturale e il nuovo Piano Operativo debbano essere due strumenti nei quali siano intrinseche finalità tese ad una maggiore equità, eguaglianza di opportunità, nonché obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale;
RICHIAMATA la proposta di delibera n. 71/2022 “Adozione Piano Strutturale e Piano Operativo. Ratifica intesa preliminare Parco Agricolo della Piana”;
RITENUTO che obiettivo primario del nuovo Piano Strutturale e del nuovo Piano Operativo è quello di dare risposte alle esigenze abitative di una comunità locale dove emergono crescenti difficoltà in termini di offerta degli alloggi, sono in aumento gli sfratti e sono in crescita condizioni di vulnerabilità sociale;
CONSIDERATO che sia necessario pertanto partire dalla stima del fabbisogno e individuare nuovi strumenti per la realizzazione/recupero degli immobili destinati/da destinare a ERP e Social housing e favorendo una distribuzione omogenea nel tessuto cittadino con il criterio della mixitè delle tipologie di residenti e dei potenziali beneficiari (anziani, giovani, famiglie con minorenni, coppie, single).
CONDIVISA la necessità di indirizzare il ruolo degli investitori privati (con extra oneri o con modalità progettuali specifiche) verso una ricaduta pubblica improntata alla sostenibilità ambientale, sociale e economica;
RITENUTO che un obiettivo del nuovo Piano Operativo è quello legato al concetto di “Città a 15 minuti”, recentemente assurto a paradigma di accessibilità e fruibilità dei servizi pubblici offerti ai cittadini basato sulla riscoperta del valore del rione come dimensione di sviluppo urbano necessaria per ridurre le distanze non solo di spostamento ma anche sociali, generazionali e di genere per dar vita a comunità inclusive ed accessibili. Un modello di città che è diventato, dopo l’esperienza pandemica, il riferimento per le principali città europee per rafforzare la vivibilità dei quartieri e dei rioni;
RITENUTO che il Piano Operativo deve diventare un vero e proprio piano di transizione ecologica della città verso un modello ambientalmente e climaticamente più sostenibile e che per questo è opportuno partire (con il supporto del Piano del Verde), dal disegnare una rete di connettività ecologica che attraversi tutta la città fra le colline, l’Arno, gli altri corsi d’acqua, i parchi esistenti e quelli nuovi, i viali (esistenti e nuovi) e le aree agricole;
RITENUTO necessario valorizzare la vocazione turistica della città individuando strumenti per redistribuire i flussi e mitigare gli effetti dell’over tourism;
RITENUTO necessario rendere Firenze una città sempre meglio connessa, più sicura e ambientalmente sostenibile;
DATO ATTO che, per rafforzare l’opportunità di nuova residenza nel centro storico e di servizi dedicati ai residenti, nelle norme tecniche di attuazione del Piano Operativo sono state assunte delle decisioni volte a regolamentare in maniera più stretta la perdita della destinazione d’uso residenziale attraverso il blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo in zona A (a prescindere dalla dimensione della superficie dell’immobile e dalla destinazione d’uso originaria) e anche dall’attuazione delle schede di trasformazione che vanno nella direzione di individuare nuova residenza nel centro storico (come ad esempio scheda AT 12.02 Bartolommei);
RITENUTO necessario rafforzare gli strumenti necessari al mantenimento, valorizzazione del tessuto produttivo esistente e l’individuazione di strumenti per garantire il raggiungimento di tali obbiettivi;
VISTE e CONDIVISE le osservazioni dei Consigli di Quartiere 1, 2, 3, 4 e 5 e i loro documenti collegati al parere relativo alle suddette proposte di delibera;
RICORDATO l'approfondito esame degli atti e il relativo dibattito svolto in Commissione Terza e nelle altre Commissioni consiliari in relazione alle proposte di delibera di cui in oggetto;
CONSIDERATO che, una volta adottato il Regolamento Urbanistico e il Piano Strutturale, comincerà subito un periodo in cui saranno possibili, anche in esito delle osservazioni che potranno pervenire, eventuali affinamenti da apportare in fase di approvazione del Piano Operativo, del Piano Strutturale e del Regolamento Edilizio;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
A considerare i seguenti punti come obiettivi da sviluppare e inserire negli strumenti urbanistici (Piano Operativo e Piano Strutturale) e nel Regolamento Edilizio, nel corso della fase che intercorre tra l’ adozione e l'approvazione degli strumenti stessi:
1 – Piena realizzazione della città dei 15 minuti:Si richiede di valutare i seguenti interventi: a) Implementare il dato conoscitivo incluso nella relazione “Un sistema di indicatori georiferiti a servizio delle politiche cittadine” facente parte del Quadro Conoscitivo, con l’integrazione di altri servizi pubblici di prossimità (attività culturali, centri civici e sociali, ecc) e garantire una manutenzione continua del dato digitale georiferito per verificare la progressiva attuazione della città dei 15 minuti; b) Implementare le Norme Tecniche di Attuazione con una norma specifica che consenta, nella fase di attuazione del Piano Operativo, di dare priorità di intervento ai servizi pubblici (giardini, spazi aperti attrezzati per attività motoria, servizi collettivi) in grado di rispondere alle esigenze legate alla città dei 15 minuti emerse nella relazione. Si sottolinea l’importanza della diffusione delle case della salute, soprattutto nei quartieri più popolosi (come ad esempio Novoli). Questa analisi deve poi essere estesa ai servizi di spettro più ampio da definire almeno a livello di Quartiere tra cui, a titolo di esempio, ricordiamo la richiesta di individuare un impianto natatorio all’interno del perimetro del centro storico (mozione n. 449/2022), l’individuazione di almeno un museo per ogni Quartiere (da integrare con l’indicazione certa per il museo del Quartiere 4), con l’obiettivo in prospettiva di aumentarne il numero in base ad un criterio di prossimità. c) Prevedere tra i criteri di fattibilità dei piani attuativi con prevalente destinazione residenziale anche parametri legati alla verifica della disponibilità di servizi di prossimità a servizio del nuovo insediamento, con la possibilità di individuare specifiche prescrizioni necessarie per garantire l’accessibilità secondo il criterio dei 15 minuti o di realizzare nuovi servizi qualora non esistenti o non raggiungibili con il criterio suddetto. d) implementare la mappa e la digitalizzazione del quadro dei servizi sul territorio assicurando in fase di pianificazione le modalità di connessione di questi servizi con il trasporto pubblico o con l’uso di mezzi sostenibili. Questo significa anche il completamento delle bicipolitana e la realizzazione di nuove piste ciclabili e di zone 30 oltre che di strade scolastiche come specificato più avanti.
2 - Incentivare la residenza e le funzioni a servizio della residenza nel centro storico Unesco:
Si richiede di:
a) valutare per le schede di trasformazione di iniziativa privata in cui sia presente anche l’uso direzionale di servizio (ricadenti almeno nell’UTOE 12 relativa al centro storico), di esplicitare le articolazioni dell’uso direzionale e di servizio elencate nell’art.19 comma 2 che sono più funzionali a garantire servizi diretti alla residenza ovvero: 3b (attività di piccole dimensioni di servizio alla persona), 3c (centri civici e centri sociali), 3d (servizi culturali), 3e (assistenza sanitaria), 3g (attività private per la formazione e/o per servizi a carattere educativo) escludendo la categoria 3f (attività di ospitalità temporanea diversa dalle attività ricettive quali studentati e foresterie).
b) Si ribadisce l’importanza dei parcheggi individuati all’interno dell’area UNESCO in modo che tale sistema non sia attrattore di traffico, ma sia funzionale all’idea di una città sostenibile per chi vive e lavora in città e per la conservazione e la tutela del patrimonio artistico, adottando scelte conseguenti quali l’individuazione della natura prevalentemente pertinenziale dei parcheggi e una chiara finalizzazione pubblica (es. al servizio di strutture socio-sanitarie).
3 - Prescrizioni legate al reperimento della quota del 20% da destinare ad edilizia convenzionata (housing sociale) nelle forme dell’affitto o in altra forma nelle trasformazioni con nuova previsione residenziale
Analogamente con quanto prescritto nella scheda Guidoni AT 10.02 si richiede l’inserimento della prescrizione che obbliga, nelle trasformazioni con SUL complessiva superiore ad una soglia (ad esempio 5.000 mq), al reperimento della quota del 20% all’interno dell’area di trasformazione, senza possibilità di monetizzazione. La misura serve a garantire una adeguata presenza di mixitè sociale nelle nuove aree residenziali.
4 – Frazionamenti e superficie minima relativa ai bagni: si richiede una rivalutazione sull’applicazione della SE media. Si richiede di inserire altresì un sistema normativo che impedisca ulteriori frazionamenti di immobili già oggetto di frazionamento. Si richiede una rivalutazione della normativa relativa alla massima dotazione, per ogni unità immobiliare, di un bagno o servizio igienico ogni 30 mq di SE.
5 - Per una città a misura di studente: come emerso in diverse occasioni di approfondimento condotte nella Commissione urbanistica, il fabbisogno di alloggi per studenti risulta assai ridotto rispetto al fabbisogno attuale. Nel Piano Operativo il 20% delle camere dei nuovi studentati privati, verrà destinato agli studenti bisognosi e meritevoli dell’Università di Firenze e saranno gestite direttamente dall’ARDSU in base alle proprie graduatorie. Si ritiene necessaria un’ interazione forte del Comune con l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario al fine di incrementare la disponibilità di edifici/aree da destinare a studentato pubblico.
Per quanto riguarda gli studentati privati si richiede un monitoraggio biennale sul loro sviluppo e un controllo puntuale sulle corrette modalità di utilizzo.
6 - Valorizzare l’autorecupero degli immobili comunali ai fini residenziali: individuare di concerto con l’assessorato competente, se possibile anche all’interno del Quadro Conoscitivo del Piano Operativo, nuovi immobili pubblici da poter destinare a case popolari o sedi per associazioni culturali, sportive, del terzo settore e del volontariato della città. Nel caso di immobili destinati a residenza si chiede di inserire gli standard urbanistici necessari.
7 - Valorizzare il recupero dei grandi complessi ed aree militari da dedicare a nuove funzioni pubbliche: dato atto che risulta essere in corso (come emerso da specifica Commissione Urbanistica condotta in data 24 Febbraio 2023) l’attuazione del protocollo d’intesa tra Comune di Firenze, Ministero della Difesa e Agenzia del demanio per la razionalizzazione e la valorizzazione di alcuni immobili militari presenti nel territorio comunale si richiede di sollecitare il Ministero della Difesa nel riattivare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento per ridefinire i termini e le modalità di recupero delle caserme di Torre agli Agli e ex-Florentia oltre che valutare il destino di ulteriori eventuali immobili di proprietà del ministero da destinare in maniera preferenziale a funzioni pubbliche.
8 - Mantenimento delle attività a destinazione produttiva e supporto alle attività nelle aree agricole: verificare la possibilità di introdurre ulteriori procedure semplificate per le attività economiche già insediate sul territorio per interventi di ampliamento e ristrutturazione di fabbricati adibiti all'esercizio di impresa, interventi di nuova costruzione di fabbricati o altri manufatti necessari per lo sviluppo e la trasformazione nell'area di pertinenza delle stesse, in aree collocate in prossimità della medesima, ovvero in lotti contigui o circostanti.
A tal fine si richiede di valutare in tale aree l’introduzione di una percentuale di incremento della SUL produttiva inversamente proporzionale al rapporto di copertura esistente.
Si richiede altresì di sostenere con ulteriori misure il riuso delle aree produttive presenti e il divieto della conversione in commercio almeno per le aree D.
Richiediamo di trovare ulteriori misure per lo sviluppo di annessi agricoli indispensabili per l’attività delle aziende agricole nel rispetto della salvaguardia del paesaggio.
9 – Progetti guida per l’area di Novoli e per le aree oggetto di più schede di trasformazione adiacenti: per le aree di trasformazione oggetto di 2 o più schede di trasformazioni adiacenti si richiede la stesura preliminare di un “progetto guida” di elaborazione pubblica in grado di definire, preliminarmente alla fase attuativa, le aree da destinare alle funzioni pubbliche e le aree oggetto di edificazione in modo da pianificare ad esempio la continuità delle aree a verde e la distribuzione di altre funzioni a servizio dei residenti. Tale modalità è per esempio da applicarsi all’area di Novoli dove insistono numerose schede di attuazione adiacenti. In particolare per la zona di Novoli si chiede di valutare nella scheda Centro Alimentare Polivalente AT 10.01, prima della sua attuazione, uno studio attento sulla mobilità e di inserire un presidio sanitario (casa della salute) e un eventuale spazio fiera agro-alimentare.
10 - Verifica della sovrapposizione degli effetti sulle matrici ambientali nelle aree oggetto di più aree di trasformazioni contigue: si tratta di una richiesta connessa con il punto precedente. Si chiede di valutare nelle aree oggetto di più interventi di trasformazioni (come ad esempio l’area di Novoli) un focus specifico della valutazione ambientale che tenga conto della sovrapposizione degli effetti indotti dal complesso delle trasformazioni delle schede presenti in modo eventualmente da rimodulare il carico urbanistico complessivo;
11 - Meno vincoli per l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici: valutare l’ulteriore riduzione dei vincoli residui all’installazione degli impianti fotovoltaici e solari termici presenti anche nel contesto del centro UNESCO partendo da scuole e gli altri edifici pubblici e individuando prescrizioni tecniche in grado di garantire un adeguato inserimento paesaggistico di tali impianti in modo da:
- estendere l’installazione di tali impianti anche nelle core e buffer zone delle Ville Medicee;
- prevedere progressivamente deroghe per l’installazione anche nel centro storico UNESCO attraverso l’utilizzo dei nuovi pannelli fotovoltaici che la tecnologia mette a disposizione (pannelli non riflettenti, pannelli colorati anche non di tipo integrato) garantendo efficienza ma anche un inserimento adeguato nel contesto storicizzato;
- semplificare e ridurre le prescrizioni tecniche per l’installazione di tali impianti all’interno del Regolamento Edilizio.
12 - Percorsi di partecipazione: a) valutare di rendere vincolante l’attivazione di un percorso partecipativo per tutti i Piani Attuativi con SE di progetto uguale o superiore ad una soglia si SUL (ad esempio 10.000 mq). In caso di aree di trasformazioni contigue si richiede di valutare la possibilità di attivare un percorso unico in grado di analizzare le esigenze di un territorio più ampio e creare sinergie tra gli interventi previsti in comparti diversi. Gli esiti cui si è pervenuti e le loro motivazioni potrebbero essere restituiti in modo esauriente e completo in un apposito documento che entrerà a far parte della verifica di assoggettabilità e/o di VAS costituendo un riferimento per le successive fasi di attuazione.
b) Dare massima priorità alla realizzazione definitiva del centro per l'Innovazione Urbana previsto nell’ex torre di Novoli inteso anche come “casa della partecipazione” per le discussioni sui temi urbanistici.
13- Coprogettazione delle aree verdi e aree verdi attrezzate: analogamente con quanto previsto da alcune schede (ATs 08.22 Verde Carra) si richiede di estendere la coprogettazione alle altre schede relative ad aree verdi e ludiche previste nelle schede di trasformazione aventi per oggetto aree verdi e aree verdi attrezzate, fornendo in fase di attuazione, strumenti e risorse ai Quartieri dedicate alla gestione di tali processi.
14- Completamento della bicipolitana e individuazione di nuove direttrici per la ciclabilità: a) inserire all’interno della disciplina del suolo anche nuove direttrici ciclabili quali Via Reginaldo Giuliani – Via Sestese, Via Doni, Via Simone Martini, Via Baccio da Montelupo,Via dell’Olivuzzo, Via Senese, Via Cento Stelle/via Don Verità (collegamento con Dino Compagni, via Giacomini/Fra Bartolomeo/Masaccio, Via Gabriele d'Annunzio,Via Andrea del Sarto/via del Mezzetta, Via Datini).
b) Verificare la possibilità di mappare sulla carte delle destinazioni di uso del Piano Operativo anche i parcheggi riservati alle biciclette, iniziando da quelli di grandi dimensioni.
15 - Completamento del sistema di viabilità tangenziali: segnaliamo l’inserimento nelle schede di trasformazione del Piano Operative della scheda ATs 04.17 Viabilità Le Bagnese e della scheda ATs 06.16 Viabilità Ponte a Greve e la priorità che la loro realizzazione riveste per il completamento della tangenziale. Segnaliamo (in analogia con quanto fatto dal Q5) come, per evitare che il mancato completamento di tale tangenziale possa provocare profondi disagi nel quadrante fra viale XI Agosto e la zona di Careggi, sia necessario continuare a sviluppare lo studio di fattibilità del sottoattraversamento del Sodo e comunque di un collegamento funzionale fra viale XI Agosto e la zona di Careggi e di valutarne l’inserimento nelle schede Ats nella fase successiva.
16 - Per la diffusione capillare delle linee tramviarie: considerato che l’elevata efficienza del sistema di trasporto tranviario riduce il ricorso al veicolo privato, si richiede di valutare nel Piano Strutturale la possibilità di individuare nuovi tratti tramviari in grado di migliorare la connessione tra le linee presenti e in fase di progettazione/realizzazione (anche ad integrazione della rete già individuata dal PUMS).
Per quanto riguarda la staffa San Marco-Martelli, che risulta allo studio per migliorare “l’accessibilità alle zone monumentali” ma che sarebbe assai utile anche per garantire un trasporto pubblico ancor più efficace per i residenti del centro storico si richiede di valutarne l’inserimento nelle schede Ats nella fase successiva.
17 - Attenzione all’inserimento territoriale e delle eventuali opere di compensazione derivanti dalla realizzazione delle grandi infrastrutture: analogamente con quanto richiesto nella mozione n. 536/2021 “Nuovo casello autostradale (Autostrada A1) di Scandicci” dove si chiedevano misure in grado di minimizzare il consumo di suolo e l'impatto sulle aree agricole in prossimità delle aree interessate dalla modifica del nuovo casello, si richiede per ogni scheda di trasformazione Ats avente come oggetto la realizzazione di grandi infrastrutture (viarie, ferroviarie e tramviarie) una ricognizione puntuale sugli impatti generali previsti e l’inserimento nella scheda delle opere di compensazioni individuate siano inserite nella scheda di trasformazione contestualmente all’intervento principale. A tale proposito riportiamo a titolo di esempio la scheda ATs 01.08 “Hub Rovezzano” che nella sua attuale previsione comporta una riduzione del Giardino di Via Ottokar: si richiede per tale intervento di valutare diverse soluzioni progettuali con l’obiettivo di preservare il giardino esistente.
18 - Attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’urbanistica di genere: completare il Piano per l’Accessibilità con l’individuazione di tutti gli strumenti operativi e gestionali per eliminare e prevenire la creazione di barriere architettoniche facendo di Firenze una città completamente accessibile, secondo l’approccio di una progettazione degli spazi pubblici con il criterio dell’accessibilità universale e comprendendo la creazione di un vero e proprio atlante sull’urbanistica di genere già sviluppato in alcune città come Milano. Infine si richiede un più decisivo impegno a mettere in pratica gli indirizzi del Consiglio Comunale in materia di urbanistica di genere e il decalogo” La città delle donne | 10 azioni per includere” che l’Assessorato all’Urbanistica e l’Assessorato con delega alle Pari Opportunità hanno promosso nel corso del percorso partecipativo sul Piano Operativo.
19 - Nuovi standard sulla mobilità sostenibile: valutare l'inserimento di nuovi standard relativi alla “dotazione di rastrelliere e colonnine di ricarica” attraverso ad esempio:
- l'obbligo di fornire lo stesso numero di posteggi bici rispetto a quelli per auto o introducendo nuovi standard in base alla destinazione d'uso stabilendo ad esempio per funzioni residenziali 1 posto bici ogni 35 mq di SUL in spazi coperti chiusi; 1 posto bici ogni 100 mq di SUL in rastrelliere su spazi pertinenziali;
- obbligo di una colonnina ogni 10 posti auto e la predisposizione di infrastrutture di canalizzazione, vale a dire condotti per cavi elettrici, per almeno un posto auto su 8, per consentire in una fase successiva di installare punti di ricarica per veicoli elettrici. Nel caso di destinazione residenziale la predisposizione di infrastrutture deve essere estesa a tutti gli stalli.
20 - Nuove aree per servizi scolastici-educativi: si richiede, anche sulla scorta degli sviluppi della relazione “Un sistema di indicatori georiferiti a servizio delle politiche cittadine”, di individuare eventuali nuove aree da destinare a servizi scolastici. In particolare si richiede di valutare l’inserimento di un nuovo plesso scolastico nella scheda ATs 08.20 Verde Bonsanti.
21 – Residenze spettacoli viaggianti ATs06.08: si richiede di valutare l’ubicazione di tale previsione all’interno della parte sud del Lotto Zero che risulta essere già urbanizzata e connessa con la scheda “area spettacoli viaggianti” ATs08.05.
22 – Recupero/Ampliamento del patrimonio ERP: si richiede di estendere l’analisi sulle possibilità di recupero/ampliamento del patrimonio ERP seguendo le modalità già sperimentate ad esempio nel recupero delle Murate. Relativamente alle previsioni presenti si richiede di rivalutare la fattibilità della scheda ATs 10.03 ERP Dei.