Pride 2021. Donata Bianchi (PD): “Cosa aspettiamo ad approvare il ddl Zan?

“Ieri si è svolto a Firenze un bell’evento di piazza per celebrare il Pride 2021, in una forma ancora ridotta nel rispetto delle norme anticovid, in attesa del Pride di Livorno nel 2022, ma non per questo – spiega la consigliera del Partito Democratico Donata Bianchi – meno viva e appassionata.
Tante e tanti giovani, ragazzi e ragazze orgogliosi e felici di manifestare la loro visibilità. Questo la società italiana e le istituzioni devono rendere possibile. Orlando, suicidatosi a 18 anni qualche giorno fa, l’aggressione contro un ragazzo che partecipava al Pride di Milano e il cadavere di una donna trans trovata a Roma ci dicono che, purtroppo, non siamo in un Paese giusto e sicuro. Cosa aspettiamo ad approvare il ddl Zan? Abbiamo bisogno di quelle norme, come della possibilità di riconoscere pienamente i diritti e i doveri di genitorialità per entrambi i genitori delle coppie omogenitoriali che mettono su famiglia; non è accettabile che uno dei genitori debba fare istanza di adozione e aspettare che un giudice attento e sensibile l’accolga. Abbiamo bisogno anche di nuove norme per la transizione, un percorso non solo complesso ma anche a rischio di esporre le persone ad ampi margini di discrezionalità e di discriminazione e, per le persone trans, abbiamo bisogno di nuovi modi di organizzare le liste elettorali, non più maschi e femmine, ma per cognome affinché le persone in transizione possano esercitare senza paura e vergogna il loro diritto di voto. Ho sentito giusto essere in piazza, come consigliera comunale, componente delle donne democratiche e rappresentante del PD che, a quella manifestazione, hanno dato la propria adesione, e ringrazio quella piazza – conclude la consigliera PD Donata Bianchi – perché la loro visibilità, la loro volontà di fare rumore ci aiuta a dare misura ai diritti di tutti e tutte noi”. (s.spa.)

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