Primo Maggio. Andrea Asciuti (Gruppo Misto – Italexit): “Il lavoro è un tema colpevolmente trascurato da questo governo”

“L’articolo 1 della nostra Costituzione, dichiara «la Repubblica italiana è fondata sul lavoro», un tema – spiega il capogruppo del gruppo misto – Italexit Andrea Asciuti – che è stato colpevolmente trascurato da questo governo e dai precedenti: si può continuare a festeggiare il Primo Maggio come festa dei lavoratori quando si promuovono una serie di azioni politiche che incentivano la disoccupazione? Sono anni che aumentano sempre di più le tasse sul lavoro e, addirittura, negli ultimi tre anni si impongono restrizioni illegittime. Tutto ciò – prosegue Andrea Asciuti – ha prodotto chiusure di piccoli esercizi e sospensioni dal lavoro per chi ha deciso di non vaccinarsi. Ora, con una nuova finta emergenza, si praticano ingiustificati aumenti del costo di luce e gas che mettono ulteriormente in crisi soprattutto i piccoli imprenditori. La ciliegina sulla torta – conclude Asciuti – è stato il reddito di cittadinanza che ha messo le aziende stagionali nella quasi impossibilità di reperire i lavoratori. In conclusione, oggi il Primo Maggio è diventata la ‘festa’ dei disoccupati”.

“La conquista dei diritti sul lavoro, raggiunta dopo molte lotte e tanti sacrifici, per tanti anni ha caratterizzato il Primo Maggio – aggiunge Loredano Ghirardini, coordinatore regionale di Italexit –

come una vera festa dei lavoratori. Durante il secolo XIX, gli operai non avevano né diritti né garanzie ed erano costretti a lavorare fino a 12-14 ore il giorno in pessime condizioni ambientali e rischiando spesso di morire sul luogo di lavoro. Con la svolta liberista dei sindacati (che rappresenta un ossimoro particolarmente stridente) e l’intesa sul lavoro precario, stiamo oramai ritornando – conclude Ghirardini – alle critiche condizioni lavorative tipiche della rivoluzione industriale”. (s.spa.)

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