Mario Razzanelli condivide le parole del senatore Matteo Renzi rilasciate al quotidiano “Avvenire”: “Renzi – spiega Razzanelli – ha detto che se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Io sono in piena sintonia con lui: siamo dentro una crisi economica e sociale senza precedenti che rischia di diventare una vera catastrofe per il nostro Paese e che deve essere affrontata oggi e non domani e perché potrebbe essere già tardi. Non voglio assolutamente minimizzare il dramma del Coronavirus, le vittime ci ricordano ogni giorno quanto il problema sia grande, ma non è possibile nemmeno immaginare di fermare tutto. Faccio un esempio: se un supermarket può stare aperto perché non devono poterlo fare tutte le altre attività, nel rispetto totale delle regole seguite dai supermercati? E perché invece restano chiuse? Per non parlare di tutte le aziende e delle fabbriche che possono ricominciare a produrre. Se non sarà loro concesso di rimettere in moto la produzione tra poche settimane chiuderanno per sempre. Allora si conteranno purtroppo anche le vittime da mancanza di stipendio, non perché hanno contratto il Covid-19”.
Razzanelli poi ha aggiunto: “Il punto è proprio quello toccato da Renzi: questo virus ci farà male non per settimane, ma ancora per mesi come lo fece l’asiatica nel 1957. Il vaccino non c’è ancora e visto che saremo costretti a convivere con questa realtà, riapriamo con le dovute precauzioni. Apriamo e consentiamo alle persone di uscire di casa. Non vedo alternative”. (s.spa.)