Razzismo in Champions League. Francesco Pastorelli (PD): “Lo sport sia un modo per far crescere le nuove generazioni insegnando valori positivi”

“Una partita di Champions League, tra Paris Saint German e Basaksehir, è stata interrotta per un episodio di razzismo. Tristemente, nel salotto buono del calcio mondiale, l’offesa non è arrivata dagli avversari ma da chi le regole dell’Uefa dovrebbe farle rispettare, un commissario di gara. Un caso che è sintomatico di un clima di intolleranza che abbiamo affrontato, più volte, anche in Consiglio comunale. 

Proprio a Firenze – ha spiegato nel corso di un comunicazione il consigliere del Partito Democratico Francesco Pastorelli – nel trentesimo anniversario della liberazione di Nelson Mandela, con il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, abbiamo ricordato che esiste un altro modo di intendere lo sport. Al Mandela Forum, davanti alla riproduzione della cella in cui Mandela fu detenuto a Robben Island, è stato premiato Domenico, il giovane raccattapalle di Bisceglie, protagonista di un gesto di fair-play nei confronti di Mady Abonckelet, giocatore della squadra locale uscita sconfitta dalla partita”.

Il consigliere Francesco Pastorelli ha ricordato le parole di Nelson Mandela secondo il quale “lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di ispirare ed unire le persone come poche altre sanno fare. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c’era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”.

“Questo è lo sport che vorremmo vedere sui campi di gioco e mi auguro – conclude il consigliere PD Francesco Pastorelli – che lo sport sia sempre, a tutti i livelli, un modo per far crescere le nuove generazioni insegnando valori positivi”. (s.spa.)

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