"Purtroppo le morti sul lavoro sono ancora drammaticamente attuali, vorremmo celebrare questa ricorrenza senza nuove vittime"
Queste le dichiarazioni di Renzo Pampaloni (PD), presidente della commissione Urbanistica
“La Giornata Nazionale per le Vittime di Incidenti sul Lavoro ricorre la seconda domenica di ottobre e viene celebrata in tutta Italia dal 1951. Dal 1998 è stata istituzionalizzata con direttiva del Governo. La Giornata viene organizzata dall'ANMIL, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro. L’ANMIL è nata nel 1943 ed è attualmente riconosciuta come un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui è affidata la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti.
Anche l’anno scorso ho avuto l’onere di presiedere la commemorazione della Giornata Nazionale che si tiene presso il monumento che ricorda i caduti del lavoro nella Piazza antistante gli stabilimenti della Nuova Pignone, eccellenza dell’industria fiorentina e italiana, nel giardino situato all'incrocio tra via Perfetti Ricasoli e via delle Tre Pietre. L’anno scorso avevo ripreso i temi della comunicazione che avevo toccato poche settimane prima in Consiglio Comunale dal titolo “Morire a vent'anni di lavoro”, in seguito alla tragica morte di Luana d’Orazio. E purtroppo domani come l’anno scorso lo faremo poco dopo un’altra serie di morti e feriti sul lavoro che hanno visto a Firenze, la scorsa settimana, la tragica scomparsa del giovane rider Sebastian Galassi, a testimonianza di come il problema della sicurezza sul lavoro sia un tema purtroppo ancora terribilmente attuale.
Insegnare la cultura della sicurezza sul lavoro è un investimento per i lavoratori ma anche per le aziende e bisogna farlo fin dalle scuole. Non è più possibile morire o rimanere menomati a vita per il lavoro, dobbiamo difendere i lavoratori e sostenere tutte quelle aziende che mettono i diritti e la sicurezza dei lavoratori come obiettivo primario della loro missione. A tale proposito segnalo anche il protocollo sul delivery etico che il Comune ha siglato lo scorso anno con categorie sindacali e datoriali, e sul fatto che nel mondo delle consegne a domicilio ci siano già esperienze che tendono a superare il livello di sfruttamento a cui sono sottoposti questi lavoratori che spesso sono giovanissimi o appartenenti a categorie fragili.
Il lavoro è un principio fondante la Repubblica e la Costituzione lo riconosce come alla base della nostra democrazia: il nostro obiettivo e il nostro sogno è quello di celebrare questa ricorrenza senza più feriti e morti da dover ricordare e per farlo dobbiamo stare accanto ai lavoratori e ai sindacati e alle associazioni che li rappresentano come ANMIL, puntando anche sulla formazione dei lavoratori affinché siano consapevoli dei loro diritti fondamentali e inalienabili".
(fdr)