In ricordo di Lidia Menapace

Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “Una conferenza doverosa per una donna che è stata punto di riferimento fondamentale per chi opera nei settori del pacifismo, delle libertà individuali e collettive e delle donne”

Si è tenuto presso la sala Sibilla Aleramo della biblioteca delle Oblate la conferenza in ricordo di Lidia Menapace, realizzato con la collaborazione della Camera del lavoro di Firenze e Anpi provinciale.

“L’organizzazione dell’iniziativa – riferisce il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – nata come attuazione della mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 luglio, ha avuto lo scopo di dedicare un momento di riflessione e approfondimento sull’operato e sull’impegno politico e civile della senatrice Menapace, scomparsa esattamente un anno fa”.

Punto di riferimento fondamentale per chi opera nei settori del pacifismo, delle libertà individuali e collettive e delle donne, Lidia Menapace ha attraversato il Novecento ed i primi anni del ventunesimo secolo nell’impegno costante, dapprima staffetta partigiana, fra le prime donne elette nei Consigli comunali, in ultimo senatrice della Repubblica.

“Abbiamo ritenuto doveroso e imprescindibile per un discorso compiuto – prosegue Luca Milani – chiamare a relazionare in questa conferenza le persone che più di altre l’hanno conosciuta e con lei hanno condiviso l’impegno e anche parte della vita, la dottoressa Rosangela Pesenti, curatrice dell’archivio che sarà inaugurato, a breve, a Bergamo, la dottoressa Vittoria Tola della segreteria nazionale UDI e la dottoressa Monica Lanfranco realizzatrice del film “Ci dichiariamo nipoti politici” che è stato proiettato nel corso dell’evento”.

“Sono molto onorato di essere riuscito ad organizzare un momento per ricordare Lidia Menapace – conclude il Presidente Milani – questo ha dato modo di approfondire la storia di una figura, non molto conosciuta in realtà nella nostra Regione, e ritengo che iniziative come queste, che contribuiscono a tenere viva la memoria e alta l’attenzione sui temi della pace, delle libertà, dei diritti nonché del rispetto in tutte le sue forme, a cominciare dal linguaggio, non siano mai abbastanza”. (s.spa.)

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