“Si continua a parlare dei riders senza ascoltarne le reali richieste e prerogative. L’idea di equiparare i riders a lavoratori subordinati vietando la possibilità che siano pagati a cottimo è sbagliata e controproducente. Quella portata avanti dal Sindaco Nardella e dal governo – spiegano il consigliere della Lega e vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini ed il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – è una posizione che non tiene conto che questi lavoratori, prevalentemente ragazzi e studenti, cercano un’attività flessibile e compatibile con i loro stili di vita.
Molti riders hanno scelto infatti quel lavoro proprio per poter scegliere se, quando e per quanto lavorare, potendo cambiare idea anche all’ultimo secondo o rifiutare le proposte di consegna che gli vengono fatte.
L’introduzione di una retribuzione minima garantita in alcune fasce orarie nelle quali non vengono ricevute proposte di consegna – aggiungono Cocollini e Draghi – può essere accettabile, ma il cottimo resta l’unica garanzia di poter guadagnare per questi lavoratori. Introdurre un minimo orario “prevalente”, o addirittura esclusivo, rischia di diminuire i compensi, invece che aumentarli, facendo perdere il lavoro a molti di loro.
Sosteniamo con forza la necessità che vi sia l’apertura della tutela assicurativa anche ad assicurazioni private, maggiori tutele in materia di sicurezza stradale e maggiore trasparenza sulla definizione della loro retribuzione.
In questi mesi – concludono Cocollini e Draghi – sono stati fatti comunque passi avanti significativi grazie all’accordo fra l’UGL e Assodelivery che ha contribuito a tirare fuori dall’ombra una categoria di nuovi lavoratori che hanno tutto il diritto di essere rappresentati e tutelati”. (s.spa.)