"Un rimpasto di giunta che capita in un momento come quello che stiamo vivendo poteva essere l'occasione per mettere mano a questioni importanti ridistribuendo deleghe e creando nuovi assessorati. Invece abbiamo assistito a un'operazione sicuramente ricca di fantasia ma di nessun costrutto". Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai dopo la presentazione, nel consiglio comunale di ieri, della nuova composizione della giunta.
"Per cominciare, si conferma l'incapacità da parte del PD di affrontare il tema della sicurezza con decisione e strumenti adeguati. Si lascia la delega alla Polizia Municipale all'assessore Giorgetti che nel suo operato ha dimostrato di non dedicargli le dovute attenzioni, forse troppo impegnato a seguire il settore mobilità e nuove tramvie. Si continua a separare la delega alla sicurezza urbana da quella alla Polizia Municipale, scelta che non consente di avere un focus vero sui temi di degrado e criminalità. Il sindaco avrebbe anche potuto lanciare un messaggio importante avocando a sé queste deleghe ma se ne è guardato bene – aggiunge il capogruppo azzurro –. Le mille deleghe del welfare assegnate fin qui al neo consigliere regionale Vannucci sono state spacchettate e redistribuite a cinque soggetti diversi, e qui si tratterebbe di capire se l'errore era stato fatto prima o se invece è stato fatto adesso. Fino al ritorno di Titta Meucci che pone due questioni interessanti. Le deleghe: Università e ricerca, protezione civile, avvocatura, anagrafe e lavori pubblici: una strana macedonia di cui francamente non si comprende il senso logico. E poi la magia compiuta dal sindaco, che fa entrare in giunta un partito, Italia Viva, non presente all'interno del consiglio comunale, o almeno non ancora. Cosa che non si era ancora mai vista. Ma qui, più che alle opposizioni, è al suo stesso partito, il PD, e ai suoi elettori che Nardella dovrebbe delle spiegazioni".
"In definitiva, un'altra occasione sprecata dal nostro sindaco, sempre più protagonista sullo scenario nazionale e sempre meno primo cittadino di Firenze. I problemi sono tutti lì: dalla crisi economica dovuta alla pandemia, ai trasporti e le infrastrutture che mancano, fino ai delicati temi della sicurezza che si incrociano con l'immigrazione clandestina. La nuova squadra di Nardella ha davanti a sé sfide molto difficili per la città, ma se manca una regia efficace è destinata a fallire" conclude Cellai. (fdr)