“Sono particolarmente soddisfatto dell’audizione del Presidente Lorenzo Becattini in Commissione” dichiara il Presidente della Commissione Sviluppo Economico Enrico Conti. “Come tutte le realtà del settore fieristico e congressuale anche Firenze Fiera sta attraversando un momento delicato e cruciale. La scelta del Comune di Firenze, della città Metropolitana e di Regione Toscana, di non dismettere le quote pubbliche di Firenze Fiera risponde al fine della tutela del valore reale dell’azienda, in questo momento inevitabilmente sottovalutato dal mercato. Firenze Fiera – aggiunge il presidente Enrico Conti – rappresenta un asset strategico per la rinascita e il rafforzamento del modello di sviluppo della città, della piana e dell’intera regione. Per questo occorre sfruttare questo momento di evidente eccezionalità non solo, come stiamo facendo, per continuare a investire nel rinnovamento delle infrastrutture presenti e nel restauro della Fortezza, ma anche per definire e intraprendere al più presto il rafforzamento dell’organigramma dell’azienda e le sue strategie di sviluppo e innovazione. In questo senso ringrazio per la chiarezza e la profondità di visione espressa dal presidente Becattini”.
“Va posta molta attenzione alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Firenze Fiera – ha sottolineato il Presidente del Cda Lorenzo Becattini – tenuto conto che l’azienda, nel 2020, ha lavorato solo tre mesi e in questo anno riprenderà, con molte limitazioni, la propria attività a luglio con Pitti Uomo.
Abbiamo presentato le domande per i ristori, sia con riferimento a provvedimenti nazionali che regionali – ha proseguito Becattini – e, inoltre, nel primo semestre non abbiamo smesso di lavorare organizzando, su piattaforma, tre fiere on line: Firenze HomeTexstyle, Didacta e Emporio Mida.
Ringrazio il Presidente Conti e i consiglieri facenti parte della Commissione per le domande stimolanti e appropriate poste nell’audizione.
Abbiamo davanti a noi – ha concluso Becattini – la necessità di redigere un nuovo piano strategico, di rafforzare finanziariamente la società e di valutare, con l’apporto dei soci, strategie di crescita e integrazione, tenuto conto dei processi che stanno maturando a livello nazionale”. (s.spa.)