La capogruppo Dardano: “Impegno a Parlamento e Governo per promuovere rispetto norme Ue e condannare respingimenti alle frontiere nord-orientali. Quanto sta succedendo ci riguarda tutti da vicino”
Farsi promotori della richiesta di rispetto delle norme europee sui richiedenti asilo. Chiedere impegni precisi a Parlamento e Governo sulla cessazione dei respingimenti a catena, e le condizioni in cui versano i campi allestiti in Serbia, in Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord, promuovendo piuttosto forme di accoglienza diffusa. Sono gli obiettivi di una risoluzione promossa dalla capogruppo lista Nardella Mimma Dardano e dalla consigliera Pd Donata Bianchi, già approvata dalla commissione 7 e che ha avuto oggi il via libera dal Consiglio comunale, nella seduta che ha ospitato anche l’europarlamentare Pietro Bartolo.
“Quanto sta accadendo sulla rotta balcanica ci riguarda tutti da vicino, come cittadini italiani ed europei che credono nello stato di diritto, è la negazione di una storia comune, per questo è giusto e necessario affrontare questa tematica anche in Palazzo Vecchio, nel Consiglio comunale, e far sentire la nostra voce. – spiega Dardano – Importante quindi la testimonianza toccante, dura e diretta dell’europarlamentare Pietro Bartolo nella seduta di oggi e significativo dopo aver discusso e approvato questo atto che era già passato dalla commissione competente. Obiettivo della risoluzione è rivolgersi a tutte le istituzioni nazionali, Parlamento, Governo, presidente della Repubblica chiedendo impegni precisi per promuovere forme di accoglienza diffusa, monitorare le operazioni di respingimenti per tutelare con efficacia il diritto di accesso alla procedura di asilo nel rispetto del diritto comunitario e della convenzione di Ginevra. Nell’atto ribadiamo poi l’urgenza di far rispettare le norme europee sui richiedenti asilo e di condannare con forza i respingimenti in corso: il sindaco, del resto, si è già espresso con incisività sulla questione parlando di ‘dramma per l’umanità’, perché Firenze, città solidale e aperta, non può tacere su questi fatti drammatici e inaccettabili”.
(sa. ca.)