"Il nostro non è un no alla chiesa, ma un sì a salvare un'area verde pubblica"
"Ci sono altre possibilità per collocare il nuovo centro parrocchiale a San Lorenzo a Greve, migliori di quella prevista dal Comune di Firenze. Il “campone”, come è familiarmente chiamato dai residenti, è un giardino molto grande; si deve arrivare all’Argingrosso per averne uno più ampio. Notevole di attenzione è appunto lo zelo degli abitanti nel volerlo conservare. Negli ultimi dieci anni l’area ha subito una forte urbanizzazione: il centro commerciale e le nuove case a Ponte a Greve, ma soprattutto nei prossimi anni vedrà tanti altri interventi: l'ex caserma dei Lupi di Toscana, l’ex area Margheri, il parcheggio scambiatore, il Palawanny e gli impianti limitrofi; il verde pubblico non è un accessorio ma un bisogno primario per questa zona della città". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi con il capogruppo al Q4 Leonardo Masi.
"Abbiamo assistito sulla stampa giusto ieri al dibattito interno al PD sui fondi per la nuova piscina al Cavallaccio, che a molti provoca mal di pancia perché anche in quel caso andrebbe a sottrarre un prato in una zona fortemente antropizzata – aggiungono i consiglieri di opposizione –. Presentammo durante la discussione sulla delibera di "permuta di aree poste in Firenze località San Lorenzo a Greve" un ordine del giorno che invitava l’amministrazione comunale a dare seguito ad un percorso partecipativo dei comitati di zona e a riqualificare l’area fra le vie (Detti, Zazzeri, Case Nuove, Bugiardini) al fine di trovare una migliore collocazione alla nuova chiesa di San Lorenzo a Greve per preservare l’area verde non edificandola". (fdr)