Servizio navetta per la notte, Grassi, Trombi e Verdi: "Speriamo siano utili a qualcuno ma sulla carta non ci convince il progetto. Pochi mezzi, giorni farlocchi e pochissime corse. Una sperimentazione solo di facciata?"

"Intervento che speriamo possa aver successo ma che non è sicuramente sufficiente"

"Sicuramente importante che i locali siano responsabilizzati nel garantire un rientro in sicurezza a casa dei giovani nelle notti fiorentine - affermano i Consiglieri comunali di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi - ma quello che è stato presentato stamani alla presenza del Comune da Confesercenti e dagli NCC non ci pare una grande rivoluzione. Rischia di fare la stessa fine delle navette del Comune di Firenze dello scorso anno: nessuno vuol gufare e speriamo di essere smentiti e che il servizio serva a qualcuno".

"Il tema è così importante che anche noi in numerosi atti presentati e bocciati dalla maggioranza, avevamo ipotizzato un servizio pubblico gratuito di trasporto su gomma, il prolungamento dell'orario di funzionamento della tramvia e anche accordi per tariffe agevolati e finanziati dai locali notturni con taxi e NCC. Questo quello che chiedevamo, oggi invece l'impiego di soli due mezzi ogni mezz'ora, la scelta dei giorni del lunedì e del mercoledì in cui il servizio funzionerà, la decisione di far accedere al servizio su prenotazione e solo per coloro che hanno consumato nei locali aderenti, l'individuazione delle postazioni decentrate rispetto alle aree dei locali e soltanto tre corse nell'arco della nottata ci paiono buoni motivi per non convincerci." 

"L'impatto che si intende produrre è ridicolo. Se facciamo due conti infatti con due mezzi da sette o nove posti, per due postazioni nel centro, moltiplicati per 3 corse nella nottata, si ottiene un risultato di meno di 60 persone trasportate nel migliore dei casi. Una misura assolutamente insufficiente per un servizio che vuol risolvere un problema annoso e su cui bisogna intervenire drasticamente. Ci auguriamo che non sia una sperimentazione solo di facciata e che possa almeno aver successo con le studentesse e gli studenti delle università americane e straniere a cui il servizio pare rivolgersi in modo prioritario. Non dimentichiamoci che la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi esce tra il giovedì e la domenica e che l'obiettivo oltre alla sicurezza per strada, sia quello di ottenere una riduzione dell'uso del proprio mezzo, in particolar modo se si è in stato di ebbrezza". (fdr)

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