Albanese e Giorgetti: “La telecamera aumenta il senso di fiducia dei cittadini e la sicurezza degli agenti. Le immagini saranno usate a supporto delle indagini”. Inoltre, in via sperimentale ad alcuni reparti, arriva anche la mazzetta distanziatrice
Una bodycam per gli agenti di polizia municipale per aiutare nella raccolta di elementi utili per le notizie di reato e, in via sperimentale ad alcuni reparti della città, una mazzetta distanziatrice. Sono i nuovi strumenti per la polizia municipale approvati nel corso dell’ultima giunta con due delibere degli assessori alla sicurezza e alla polizia municipale Benedetta Albanese e Stefano Giorgetti.
Ad essere inserita nella dotazione di tutti i reparti della città c’è la bodycam, ovvero videocamere indossabili che, su attivazione manuale dell’operatore che le indossa, registra le immagini su una memoria e saranno cancellate dopo 7 giorni. La bodycam sarà indossata spenta e la registrazione sarà attivata e consentita solo in caso di necessità ed urgenza e in situazioni dove sia messa a rischio l’incolumità degli operatori, oppure per finalità di prevenzione dei reati e di polizia giudiziaria e di raccolta e di elementi utili e delle prove nei casi in cui un reato si sia già verificato ovvero sia in corso di esecuzione. Saranno rispettate le normative europee e nazionali sulla tutela dei dati e della privacy e l’attivazione della registrazione della bodycam sarà consentita esclusivamente per la registrazione degli elementi utili a supportare la notizia di reato e le attività di polizia giudiziaria.
“Una dotazione importante a supporto delle indagini – hanno spiegato Albanese e Giorgetti -per la prevenzione e il contrasto di azioni criminali, la garanzia di trasparenza dei metodi adottati e della professionalità degli operatori di polizia municipale e per aumentare il senso di fiducia e di sicurezza da parte dei cittadini”.
“Poiché riteniamo importante che gli agenti di polizia municipale stiano sempre di più sul territorio, sia di notte che di giorno, e che proseguano a dare il proprio sostanzioso contributo alla sicurezza della città, è sempre più necessario consentire loro di lavorare in sicurezza e con le tecnologie più adatte a svolgere al meglio le indagini e le operazioni” hanno aggiunto gli assessori.
Sarà invece al momento solo in fase sperimentale e sarà adottato soltanto da alcuni reparti, l’uso della mazzetta distanziatrice come strumento di difesa degli operatori di polizia municipale, che sarà assegnata solo dopo un’adeguata formazione e addestramento. Questo strumento, che è un distanziatore-mazzetta di segnalazione in materiale plastico o gomma o altro materiale sintetico, di peso inferiore a cinquecento grammi, avrà finalità difensiva permettendo all'operatore di distanziare in sicurezza eventuali aggressori e può essere utilizzato solo in presenza di minacce alla propria ed altrui sicurezza concrete ed imminenti. Sarà inizialmente in fase sperimentale e in dotazione solo ad un numero limitato di servizi che richiedano un concreto incremento delle esigenze di difesa e tutela degli operatori, dopo un'idonea formazione del personale. Solo dopo un congruo periodo di sperimentazione, qualora lo strumento dimostri di essere realmente efficace, sarà possibile adottarlo stabilmente come presidio difensivo individuale del personale della Polizia Municipale. (sp)