Occhi elettronici a protezione delle scuole contro spaccio e vandalismi. L’Amministrazione comunale ha infatti ottenuto quasi 68mila euro nell’ambito del progetto “Scuole sicure” del Ministero dell’Interno. E, come già concordato durante il Cosp di inizio settembre, questi fondi saranno utilizzati per realizzare e/o implementare i sistemi di videosorveglianza di aree in prossimità di una serie di edifici scolastici. Si tratta della Montagnola Gramsci di via Giovanni da Montorsoli, della Barsanti in via Lunga, della Rodari in viale Corsica e della Mameli in via Andrea Corsali, ovvero i plessi proposti dal Comune alla Prefettura; scuole dei quartieri 4 e 5 nelle cui vicinanze si sono verificati episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e altri fenomeni come vandalismi che creano preoccupazioni sia nelle famiglie degli alunni sia nel personale.
“Con queste nuove telecamere che presto saranno installate abbiamo ascoltato i bisogni delle famiglie e dei cittadini che anche nei pressi delle scuole chiedono una maggiore tranquillità e sicurezza – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Urbana Andrea Giorgio – Questi apparecchi vigileranno nelle aree intorno a istituti dove in passato sono avvenuti episodi che hanno destato preoccupazione: penso ai comportamenti di alcune persone, allo spaccio e a vandalismi. La sicurezza è un diritto di tutti e su questo il nostro impegno è massimo come testimoniato dalle iniziative che abbiamo messo in campo in questi mesi con la nostra Polizia Municipale e di concerto con Prefettura, Questura e altre forze dell’ordine”.
“L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di rendere le scuole luoghi sempre migliori dove crescere e imparare, con ambienti sereni e in contesti anche esterni sempre più sicuri – dice l’assessora all’Educazione Benedetta Albanese – per far questo ascoltiamo le esigenze di tutto il territorio, siamo in contatto con i cittadini e siamo attenti alle richieste che arrivano dai dirigenti scolastici. L’installazione delle telecamere all’esterno di quattro scuole è una prima risposta che ha come obiettivo proprio quello di aiutare a prevenire situazioni di illegalità, accanto ai luoghi dove ragazze e ragazzi si preparano ad essere cittadini delle future generazioni”.
(mf-mg)