In laguna per mettere a confronto le Smart City control room di Firenze e Venezia e il loro prossimo utilizzo per la gestione dei servizi pubblici locali e dei flussi turistici. E’ l’obiettivo della trasferta di oggi degli assessori all’Innovazione tecnologica, Smart City, urbanistica e Piano gestione Unesco Cecilia Del Re e alla Mobilità e polizia municipale Stefano Giorgetti, alla presenza delle direzioni Sistemi informativi e Mobilità, del presidente di Firenze Smart Matteo Casanovi e della Polizia municipale. Due infrastrutture diverse come impostazione, ma con il comune obiettivo di arrivare a un’efficace gestione dei servizi cittadini e dei flussi turistici. Presenti anche Anci Toscana e i rappresentanti di Confesercenti Firenze per un dibattito preliminare sul tema della tutela dei centri storici e della gestione intelligente dei flussi turistici.
“I lavori sulla Smart City control room procedono - hanno detto gli assessori Del Re e Giorgetti - e stiamo andando avanti con l’incrocio delle banche dati delle partecipate, anche con l’aiuto di Cispel per gestire poi la loro presenza nel sistema di gestione. A Venezia stanno lavorando anche sul tema del controllo dei dati per i flussi turistici, che andremo anche noi ad approfondire. Al momento sono in via di completamento i lavori di consolidamento e predisposizione dell'involucro edilizio che ospiterà la Smart City Control Room, mentre a settembre partiranno i lavori di allestimento vero e proprio della control room, con la realizzazione degli impianti tecnici, delle finiture, degli arredi e delle attrezzature informatiche”.
Dopo l’appuntamento organizzato da Confesercenti Firenze lo scorso novembre con gli assessori al Turismo di Firenze e Venezia, prosegue il dialogo tra le due città d’arte alla luce anche delle ultime novità: la legge di iniziativa popolare sulla tutela dei centri storici e l’avanzamento delle Smart city control room, che le due città stanno mettendo a punto per una migliore gestione dei servizi pubblici locali e della gestione dei flussi turistici.
“Superata, non senza danni, la fase difficilissima del Covid - ha detto Santino Cannamela, presidente Confesercenti città di Firenze -, dobbiamo superare la prova della ripartenza cercando di intervenire sulle distorsioni che già ci apparivano, in tutta la loro evidenza, tre anni fa. E’ urgente intervenire anche con strumenti cogenti e di carattere normativo per salvaguardare l’identità delle nostre città d’arte e centri storici. Non possiamo indugiare oltre, dobbiamo farlo, possibilmente nell’ambito di quadro normativo unitario ed omogeneo, prima di aver definitivamente compromesso i già fragili equilibri di due delle città più belle del mondo”.
“I dati dei primi mesi del 2022 lasciano intravedere un’ulteriore ripresa del turismo dopo la battuta di arresto dovuta alla pandemia - ha detto il direttore di Anci Toscana Simone Gheri -, che nel 2020 ha portato alla forte contrazione degli arrivi di turisti stranieri nel nostro Paese. Questa deve essere l’occasione per ripensare il modello di sviluppo delle Città d’arte che rappresentano un attrattore formidabile della nostra offerta turistica ma che hanno necessità di strumenti normativi nuovi per salvaguardare i centri storici spesso in crisi per l’afflusso incontrollato di turismo. Venezia e Firenze stanno aprendo la strada, avanzando proposte che possono essere utili per tante altre città, anche medie e piccole, che trovano nel loro patrimonio storico e culturale e nella tipicità delle loro imprese ricettive e commerciali un punto di forza molto apprezzato, e per le quali mantenere queste caratteristiche è fondamentale per garantire un’offerta turistica di qualità”.
La giornata ha previsto prima il dibattito organizzato da Confesercenti Venezia sul tema ‘La gestione dei flussi turistici nelle città d’arte, Venezia e Firenze alla prova della ripartenza post Covid: nuovi strumenti ed opportunità’, poi i lavori sono proseguiti nel pomeriggio con la visita congiunta alla Smart City control room della laguna. (sc)