La Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali, presieduta da Mimma Dardano ha ospitato Eros Cruccolini, garante dei detenuti di Firenze, sulla realtà del Carcere di Sollicciano
“Una Commissione, a fine consiliatura – spiega la presidente Mimma Dardano – dove abbiamo analizzato tutti gli atti votati, a partire dal 2019 fino a tutto il 2022, sul carcere di Sollicciano. Abbiamo ascoltato, in audizione, Eros Cruccolini, garante dei detenuti di Firenze, sulla realtà del carcere di Sollicciano e sui progetti realizzati anche in collaborazione con la Regione Toscana.
Alcune tematiche sono davvero complesse. L’attenzione tenuta sul carcere, da parte della Commissione, è sempre stata molto alta. Abbiamo presentato in Consiglio comunale un paio di atti sull’Icam, il progetto per le detenute madri, abbiamo anche affrontato la questione delle strutture post carcere per l’inserimento lavorativo. Purtroppo, negli ultimi anni, ci sono stati anche dei suicidi in carcere.
Cruccolini ha ribadito le difficoltà che tuttora persistono nel carcere. Ci sono infiltrazioni in alcune celle della struttura. Ci sono state delle risposte e degli interventi. Rimangono però le cimici.
La direzione sta cercando una nuova strategia per fare degli interventi radicali nelle celle con infiltrazioni ed infestate da cimici. È stato chiesto il trasferimento dei detenuti ma non è facile. C’è, inoltre, una maggiore attenzione sul rischio suicidi ed è stato rifinanziato il servizio di etnoclinica, quella parte di psichiatria dedicato alle persone straniere.
Piccoli passi in avanti sono stati fatti per finanziare un corso di formazione, promosso da Paolo Federighi, direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, che è un modo diverso di fare formazione direttamente sul campo. Stanno partendo i corsi di formazione promossi dalla Regione Toscana. C’è una collaborazione, che sta andando molto bene, con l’Istituto Saffi sul corso di enogastronomia. C’è il problema della Polizia Penitenziaria che è sotto organico di almeno 100 unità con 50 agenti che sono stati distaccati. È indispensabile reintegrare il Corpo anche perché ci sono state delle aggressioni verso gli agenti. Se si vuole affrontare il tema sicurezza occorre che il corpo di Polizia Penitenziaria venga incrementato.
Entro l’anno dovrebbe andare in porto il progetto di videosorveglianza. È in aumento però il disagio mentale ed è necessario incrementare gli educatori psichiatrici che, attualmente, sono solo due. È stato chiesto l’intervento anche di psicologi. C’è un progetto che punta a sostituire gli psicofarmaci con progetti psico-sociali: impegnare il proprio tempo a svolgere delle attività. Per questo è importante l’intervento degli psicologi È stato chiesto l’impegno al Comune di Firenze per la cooperazione sociale di tipo B verso le persone fragili che permetterebbe sia di svolgere gare per dare opportunità di lavoro vero.
All’istituto Gozzini sono iniziati dei corsi: smontaggio di computer ed apparecchi elettrici e elettronici che possono essere recuperati e venduti. Il progetto è in collaborazione con Alia. A San Donnino nascerà un capannone per il recupero di elettrodomestici. E si potrà trovare lavatrici, frigoriferi ed altro tutti rigenerati grazie al lavoro dei ragazzi che solo al Gozzini. L’idea è di ridare vita a certi prodotti e diminuire così i rifiuti. Altro laboratorio riguarda la pelletteria con delle convenzioni da fare con le aziende del territorio che sono disponibili poi all’inserimento lavorativo di questi ragazzi. Si è dunque lavorato su più fronti – conclude la presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Mimma Dardano – per far partire importanti progetti che mirano al reinserimento in società dei detenuti. Rimangono irrisolti alcuni problemi all’interno del carcere che l’amministrazione dovrà continuare a seguire con la dovuta attenzione”. (s.spa.)