L'assessora commenta il sit in di Gioventù Nazionale e Azione studentesca contro lo ius scholae
"Uno striscione razzista. Oggi le destre giovanili contestano lo ius scholae e negli altri giorni appoggiano un governo che colpisce le Ong che salvano vite o rispedisce un torturatore, stupratore e trafficante di esseri umani in Libia". Lo ha detto l'assessora all'anagrafe Laura Sparavigna commentando sit-in di Gioventù Nazionale e Azione studentesca davanti al Russell Newton durante il quale è stato esposto uno striscione contro lo ius scholae con il volto della sindaca Sara Funaro.
"La narrazione è sempre la stessa - ha aggiunto - per questa destra post fascista gli immigrati sono una contaminazione della 'razza italiana'. Una narrazione inumana che assume aspetti ancora più gravi se si pensa che è stata fatta davanti ad una scuola dove sicuramente ci sono tanti figli di cittadini immigrati, con l'obiettivo di intimorirli e farli sentire discriminati."
"Quella della sindaca Funaro è invece una battaglia di civiltà e integrazione - ha aggiunto l'assessora Sparavigna - ideologico non è lo ius scholae, lo è emarginare un ragazzo italiano come vorrebbero Gioventù Nazionale e Azione studentesca. La nostra città è da sempre caratterizzata da inclusione e accoglienza e da questa questa considerazione siamo partiti per lanciare questa scelta. Anche un'amministrazione locale può fare qualcosa perché parliamo di bambini e bambine che ormai frequentano abitualmente le nostre scuole dai primi gradi di istruzione fino al liceo e all’università. Concittadini e concittadine che vivono insieme a noi, parlano la nostra lingua e hanno, molto spesso, una piena integrazione culturale, sono privati di un diritto fondamentale quale la cittadinanza". (fn)