“Su un tema così divisivo e serio, come il suicidio assistito, il Partito Democratico in Regione Toscana, per quanto questa non ne abbia la ben che minima competenza, ha perso l’occasione di farsi promotore di una riflessione politica seria, tentando un colpo di mano per assecondare le fronde più radicali”. Lo afferma Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt, con un lungo passato nelle fila del Partito democratico, non senza voti in autonomia rispetto ai diktat della dirigenza dem.
“Si riscontra - riflette Bambagioni - una sempre più marcata tendenza verticistica, con le decisioni che arrivano direttamente da Roma e vengono trasmesse dall'uomo della Schlein agli altri, come fossero solo dei sottoposti; questo - rimarca Bambagioni - insieme a uno schiacciamento su posizioni radicali, senza mediazione o dibattito almeno interno, tutelando le varie anime che compongono - o componevano - il PD, come quella cattolica, ben presente ancora in Toscana”.
“Sembra proprio – prosegue il presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze – che il PD, a livello regionale ma anche cittadino, sia sempre più insofferente al dibattito interno e con le minoranze, come vediamo sempre più spesso. Non è un buon modo di gestire le Istituzioni pubbliche, anzi. Questa è la brutta faccia del poco democratico Partito democratico che vuole piegare tutti alla volontà di pochi, come ha fatto con la vicepresidente Saccardi, in occasione delle votazioni al comune di Firenze di poche mesi fa”, ricorda il consigliere di minoranza. (s.spa.)