"Ad ogni nuovo episodio di suicidio a Sollicciano ci ritroviamo a piangere la perdita di una vita e a ripeterci quanto le condizioni del carcere siano inadeguate e difficili per chiunque vi si trovi, detenuti e polizia penitenziaria. Come amministrazione comunale, dopo l'ennesimo caso, vogliamo però rilanciare con forza una proposta, già approvata dal Consiglio comunale: individuiamo da subito un edificio in città da destinare al regime di semilibertà. Oggi, chi beneficia di questo tipo di detenzione ed ha trovato un'occupazione, deve rientrare ogni sera in carcere. Con una struttura dedicata potremmo non solo evitare i rientri e quindi contribuire a diminuire l'affollamento di Sollicciano, che è uno dei principali problemi da risolvere, ma anche fornire un domicilio a coloro che potrebbero avere gli arresti domiciliari e invece oggi non ci riescono perché risultano senza dimora.
Dobbiamo inoltre fare pressione con l'amministrazione penitenziaria e il Ministero perché venga ritagliata all'interno del carcere una sezione giudiziaria che sia separata dalla sezione penale; si può fare senza dover costruire nuove strutture e sarebbe importante per un inserimento meno traumatico nella vita carceraria per chi viene arrestato ed è in attesa di conoscere il proprio destino.
Per combattere il disagio di chi vive nel carcere servono azioni concrete, e il Comune di Firenze le metterà in campo".
Questo l'intervento di Stefano Di Puccio (PD), consigliere delegato dal sindaco per i rapporti col carcere
(fdr)