“In relazione al taglio di sei grandi alberi nel cortile di una proprietà privata – spiegano i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi ed i consiglieri del Quartiere 1 di Sinistra Progetto Comune Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani – tra via Maragliano, via Tozzetti e via Pacini ai fini della creazione di un parcheggio, la consigliera Giulia Pracucci, in accordo con il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci, ha comunicato alla cittadinanza e agli abitanti della zona, che “Il Comune ha dato tutti i permessi, risultando tutto a norma di regola. Non possiamo impedire il fatto, nonostante il nostro impegno e il coinvolgimento dei residenti della zona”.
È sorprendente che una questione così rilevante riguardante un bene comune (anche se cresciuto su un terreno privato) come questi bellissimi alberi, non sia stata nemmeno comunicata ai consiglieri del Quartiere 1, né tantomeno discussa nella Commissione competente, Ambiente e Territorio.
Abbiamo richiesto maggiori informazioni, ne daremo riscontro, per verificare se siano tutelati i diritti della cittadinanza, e per capire in particolare se nel progetto per il nuovo parcheggio sia previsto il reimpianto degli alberi abbattuti. Gli alberi che saranno abbattuti oggi, lunedì 15 luglio, hanno diametro sicuramente superiore ai 30 cm alla base (ovvero, da regolamento, da salvaguardare). Non sarebbe comunque la stessa cosa, ma a oggi ci risulta che nel progetto sia previsto l’impianto di un solo albero.
Ci auguriamo che il progetto Firenze Verde, coordinato dal consigliere speciale Stefano Mancuso, e che prevede la creazione di dispendiosi giardini e pareti verticali nei palazzi delle periferie fiorentine, non miri a nascondere il consumo di suolo orizzontale.
Oltre a chiedere maggiori informazioni sull’abbattimento degli alberi di Via Maragliano, come gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune – proseguono Bundu, Palagi, Ridolfi e Torrigiani – chiediamo maggiore informazione e trasparenza quando si parla di verde pubblico.
Chiediamo anche che il suolo ed il verde esistenti siano più tutelati dalle speculazioni, che i comitati e le associazioni che lo difendono e volontariamente lo mantengono (come l’Associazione Giardino San Jacopino), ricevano maggior appoggio da parte dell’amministrazione, e vengano coinvolti realmente, e formalmente, nelle decisioni sulla gestione del patrimonio ambientale urbano”. (s.spa.)