Targa partigiano distrutta, Cellai e Draghi (Fdi): “Per il PD l’antifascismo è ormai una forma di psicosi”

“Il coro unanime di sdegno e accuse richiederebbe un ripensamento, cosa troppo seria per chi vuole costruire consenso sulla paura e contro nemici che non esistono”

“Chi ha distrutto la targa dedicata al partigiano Potente si deve vergognare. Un offesa alla nostra storia e alla nostra città liberata anche grazie al coraggio di Barducci". Così sentenzia il Sindaco di Firenze Dario Nardella all’indomani della notizia della targa distrutta e a lui si associano immediatamente l’assessore Giuliani, il capogruppo del PD Armentano, il consigliere PD Ruffilli, che rincarano la dose dicendo che è colpa di una certa parte politica che incoraggia i gruppi neofascisti, che i responsabili sono persone ignoranti e vigliacche, che non ci faremo intimidire, che atti del genere destano allarme ma non arretreremo di un centimetro per arginarli. Al coro di indignazione non ha fatto mancare la propria voce neanche il Presidente del Consiglio Comunale Milani che ha riportato l’accaduto nell'ambito della presentazione dell’iniziativa “Neofascismo oggi a Firenze” sottolineando la necessità di tenere alta l’attenzione su nuovi o vecchi metodi fascisti che non devono trovare silenzi nelle istituzioni. Una reazione potente, anzi potentissima di fronte a un episodio grave, vigliacco e inquietante.

E il colpevole per una volta, si è subito costituito. È un camion che faceva manovra e ha preso in pieno la targa distruggendola, un camion della Fiom Cgil, che stava smontando i palchi allestiti per la propria festa che si dispiace per l’accaduto e riparerà la targa quanto prima.

Un camion fascista infiltrato evidentemente.

È bene usare l’ironia per commentare l’ennesimo capolavoro dialettico del PD che ha voluto fare le corse per incolpare un nemico fascista invece di attendere almeno un momento per ricostruire i fatti.

La foga di cercare l’uomo nero ha prevalso sulla dovuta cautela e razionalità che si richiede in circostanze simili, specie se si usano parole ed espressioni così forti.

Il buonsenso vorrebbe che chi ha mosso queste accuse e usato tante pesanti parole si scusasse con i fiorentini e ammettesse di aver preso una cantonata.

Per quanto ci riguarda meglio che sia andata così. Che la targa sia stata distrutta per un episodio fortuito e che sia ripristinata appena possibile.

Queste sono le cose serie. Come mettere in sicurezza l’area e l’accesso alla pescaia di Santa Rosa.

Queste le dichiarazioni dei consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi.

(s.spa.)

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