L'assessore al lavoro e la presidente della commissione 9 commentano le ultime scelta dell'azienda: "Non accetteremo di vederla morire"
"Da presunto rilancio a chiusura camuffata". Così l'assessore al lavoro Dario Danti e la presidente della nona commissione Beatrice Barbieri commentano la scelta della Targetti, l'azienda fiorentina che dal 1928 progetta e produce apparecchi di illuminazione architettonica esportati in tutto il mondo, "di chiedere la cassa integrazione per 8 mesi solo a Firenze".
"Un tempo così breve - hanno aggiunto Danti e Barbieri - non lascia spazio al rilancio necessario ma, anzi, lascia temere un conto alla rovescia per una smobilitazione. La Targetti è una realtà storica del nostro territorio, con produzioni importanti e di qualità. Alla proprietà diciamo chiaramente che non accettiamo di vederla morire e che, per questo, non abbasseremo la guardia. Le istituzioni faranno di tutto e, intanto, riconvocheremo su questo tema la commissione lavoro del consiglio comunale". (fn)