“Ieri è stato approvato dal Consiglio Comunale – dichiara il consigliere della Lega Antonio Montelatici – il tanto annunciato piano straordinario per l’occupazione del suolo pubblico. Alla prova dei fatti abbiamo capito che i proclami ed i buoni propositi si sono scontrati con la dura realtà. Niente è stato fatto, infatti, per accorciare i normali tempi e per snellire le procedure burocratiche autorizzative.
Fra le altre cose – spiega Montelatici – abbiamo chiesto con forza che l’Amministrazione garantisse tempi certi alle nostre imprese, abbiamo chiesto che venisse eliminata la valutazione preventiva di impatto acustico, abbiamo chiesto che fosse garantita una flessibilità oraria (09:00-02:00 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica e 09:00-03:00 il venerdì ed il sabato), abbiamo chiesto che le zone potessero essere perimetrate e che si potessero aggiungere anche gli ombrelloni, ma abbiamo trovato dall’altra parte una maggioranza arrogante che ha rigettato ogni nostra proposta”.
“È troppo facile – continua Montelatici – chiedere, con tanta retorica, collaborazione all’opposizione ed alla prova dei fatti rigettare tutte gli atti presentati dalle opposizioni nell’interesse supremo della città”. “Siamo convinti che senza i necessari miglioramenti che avevamo presentato, il “grande” piano di rilancio dell’economia cittadina rimarrà buono soltanto per la retorica con la quale si alimenta la propaganda giornaliera”.
“Noi – conclude Montelatici – siamo e saremo sempre al fianco del mondo produttivo ed anche ieri l’abbiamo dimostrato presentando e promuovendo nelle sedi istituzionali le loro richieste. Sic transit gloria mundi!”.
“La totale chiusura della maggioranza alle nostre proposte – dichiara il capogruppo Federico Bussolin – che sono state tutte bocciate con motivazioni a dir poco fantasiose ha portato la Lega ad astenersi alla proposta di delibera sul piano straordinario di occupazione del suolo pubblico. Ieri, abbiamo dimostrato nuovamente che la Lega è una forza capace di entrare nel merito e che vuole discutere nel merito, ma dall’altra parte ci sono soltanto le solite preclusioni ideologiche”.
“Siamo davvero preoccupati che, viste le numerose lacune che abbiamo rilevato – conclude Bussolin – questo provvedimento non si sostanzi in una possibilità concreta per le tante attività che sono in grande difficoltà”. (s.spa.)