Tutto ruota intorno alla data di attivazione della polizza relativa a un’auto fermata e sequestrata dagli agenti di Rifredi. L’inganno scoperto dopo una lunga attività investigativa. I due rischiano la reclusione fino a tre anni
Hanno cercato di aggirare la legge e i controlli della Polizia Municipale, ma non hanno fatto i conti con la caparbietà degli agenti del Distaccamento Rifredi che, sicuri del loro operato, hanno effettuato lunghe indagini arrivando a smascherare la truffa. E per i due, assicuratore e cliente, è scattata la denuncia.
Tutto risale a qualche mese fa quando una pattuglia del Reparto di Rifredi fermò un’auto non in regola con la copertura assicurativa: la polizza risultava scaduta infatti da 17 giorni. Il conducente prese atto della situazione senza obiettare ma, qualche giorno dopo, il proprietario del veicolo (ovvero il figlio dell’uomo alla guida) presentò un ricorso in Prefettura. Contestava l’operato degli agenti presentando una polizza dove l'agenzia assicurativa dichiarava che il veicolo era regolarmente coperto poiché il premio era stato pagato alle 18 del quindicesimo giorno dalla scadenza e quindi nei termini di legge. Un’evidenza in contraddizione con quanto riportato dalla banca dati nazionale che invece indicava l’attivazione della copertura dal giorno successivo al sequestro e quindi confermava l’operato dei vigili. Nonostante questo l'agente assicuratore in quella sede presentò una dichiarazione sottoscritta dove asseriva che l'auto era da intendersi assicurata, in quanto il pagamento era effettivamente avvenuto così come indicato nella polizza, ma che questo era stato contabilizzato per una disattenzione solo due giorni dopo, ovvero il giorno successivo all'intervento della pattuglia. Una versione accettata dalla Prefettura che quindi dispose l'annullamento del verbale e del sequestro.
Ma gli agenti di Rifredi, sicuri del loro operato, non si sono arresi e hanno contattato direttamente la compagnia assicuratrice. E hanno avuto la conferma che cercavano: l'auto al momento del sequestro non era assicurata e la polizza era stata riattivata solo dal giorno successivo. Tutto questo confermava la correttezza sia della multa che del sequestro. Gli esiti però non si sono fermati qui. La dichiarazione dell’assicuratore era infatti contraria a quanto disposto dalla legge nazionale sulle assicurazioni, fatto questo estremamente grave. Quindi, gli agenti di Rifredi, dopo numerose verifiche, hanno denunciato per truffa l'agente assicuratore e il proprietario del veicolo. E in più hanno segnalato il comportamento scorretto dell’agente all'organo nazionale di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Adesso entrambi rischiano la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa compresa tra 51 e 1.032 euro. Infine, l’Ivass ha comunicato ieri di aver aperto una pratica per le contestazioni formali nei confronti dell'agente assicuratore. (mf)