Il raggiro riguardava un incidente stradale avvenuto a dicembre ed emerso anche grazie ad indagini sui social network
Ha chiesto a un amico di testimoniare il falso in merito a un incidente per truffare l’assicurazione ma il tentativo di frode è stato scoperto dalla Polizia Municipale. E per tutti sono scattate le denunce.
Tutto inizia con un sinistro rilevato a dicembre dall’Autoreparto. Qualche giorno dopo il sinistro la Polizia Municipale riceve una dichiarazione testimoniale inviata dal padre di uno dei coinvolti che però risulta in contraddizione rispetto a quanto emerso durante il rilievo in strada. Gli agenti a questo punto hanno effettuato alcuni controlli sui vari profili sui social network per individuare un eventuale legame tra la persona coinvolta nell’incidente e il testimone. Da Facebook è emerso che il padre del coinvolto e la presunta persona informata sui fatti erano in contatto da diversi anni. La Polizia Municipale ha quindi convocato il presunto testimone: questi inizialmente ha confermato quanto dichiarato nella testimonianza inviata successivamente all’incidente sia agli uffici della Municipale che alle compagnie assicurative. Ma quando gli agenti lo hanno informato dei risultati delle indagini, ha ammesso di non essere mai stato sul posto e di aver fatto un favore all'amico che gli aveva preparato la dichiarazione da lui firmata. Per questo i due sono stati denunciati in concorso per diversi reati riscontrati dalla Polizia Municipale durante le indagini, ovvero: falso ideologico commesso da privato, falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale, tentata truffa all'assicurazione. Ma l’elenco dei reati non si ferma qui: dalle indagini sono emerse anche responsabilità dell’altra persona coinvolta nell’incidente sempre con l’utilizzo delle dichiarazioni testimoniali false. Quindi si sono aggiunte una denuncia per calunnia e procedimenti penali anche per l’altro conducente coinvolto nel sinistro. (mf)