Le precisazioni in merito alla linea 3.2 per Bagno a Ripoli
Una scarsa conoscenza del progetto e delle procedure amministrative tale da ingenerare confusione. È quanto chiariscono gli uffici comunali in relazione alle dichiarazioni dei consiglieri di opposizione sul progetto della linea tranviaria 3.2 per Bagno a Ripoli.
“Verifica di assoggettabilità ambientale, non Valutazione di impatto ambientale come dicono i consiglieri, e conferenza di servizi sul progetto definitivo sono due procedimenti distinti con tempistiche differenti: secondo la normativa infatti la Verifica di assoggettabilità ambientale deve concludersi o prima o in contemporanea alla conferenza di servizi sul progetto definitivo” spiegano gli uffici.
Nell’ambito dei due procedimenti, che sono distinti ma interconnessi, il Comune di Firenze ha ritenuto opportuno nell’ottica della trasparenza di mettere a disposizione di tutti i soggetti che devono esprimere un parere sia la documentazione di Verifica di assoggettabilità ambientale sia il progetto definitivo. In questo modo anche coloro che si devono esprimere soltanto sulla Verifica di assoggettabilità ambientale hanno la possibilità di visionare un materiale che è a un livello dettaglio maggiore, quello del progetto definitivo. Le due procedure prevedono la partecipazione di soggetti diversi, alcuni presenti in entrambe, come per esempio la Soprintendenza, altri invece soltanto in una delle due. Quindi la Soprintendenza è chiamata ad esprimere un parere sia per la Verifica di assoggettabilità ambientale sia per la conferenza di servizi sul progetto definitivo, ma sono due pareri distinti con procedure e tempistiche differenti.
Per quanto riguarda la documentazione, gli uffici aggiungono che tutti gli enti che partecipano alla conferenza di servizi, Soprintendenza compresa, hanno avuto il materiale relativo al progetto definitivo della linea 3.2 da dicembre 2018. Il progetto definitivo è stato poi revisionato, sulla base anche delle indicazioni emerse durante le sedute della conferenza dei servizi già svolte e dei risultati dei saggi archeologici effettuati in estate, e inviato nuovamente a ottobre a tutti gli enti.
Sul taglio dei alberi, gli uffici precisano che la nuova soluzione prevista nel progetto definitivo revisionato è diversa rispetto a quella iniziale e salvaguarda la presenza degli alberi sui viali.
Infine sul tram cinese presentato dai consiglieri, i tecnici chiariscono: si tratta di un tram sperimentato in Cina su una tratta e che manca di tutte le omologazioni per essere utilizzato in Italia.
(mf)