“Apprendo oggi, dalla lettura della Sentenza TAR sul mio ricorso contro la nuova linea tramviaria Libertà-Bagno a Ripoli, che i consiglieri comunali – commenta il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – non hanno legittimazione a richiedere l’annullamento di una decisione della propria amministrazione e che, quindi, il controllo finale della giustizia amministrativa sui provvedimenti amministrativi richiesto dalle opposizioni non è possibile.
Non entro nel merito tecnico della questione, la vedranno meglio i miei avvocati che sono già al lavoro per appellare in Consiglio di Stato in tempi rapidissimi, osservo solo che il TAR di Firenze ha citato – prosegue Razzanelli – un precedente che riguarda il (ben) diverso caso di un Piano colore del centro storico (le gradazioni di colore da utilizzare sui palazzi) di un paese di 2000 (rispettabilissime) anime, che non danneggiava nessuno se non il gusto personale di qualche architetto.
Qui invece il tram, a tacere di altro, fa vibrare interi palazzi, compromettendo la qualità della vita di migliaia di persone, e si pretende di realizzare un grande ponte sull’Arno senza alcun approfondimento degli aspetti ambientali.
Devo domandarmi – continua il capogruppo di Forza Italia – quale Democrazia non accetta il controllo giudiziario degli organi amministrativi, tanto più in presenza di decisioni sulla tutela dell’ambiente, ove la legislazione comunitaria riconosce una sostanziale ed incondizionata apertura ed una soglia di precauzione anticipata.
Mi chiedo: non sarà il caso che il sottoscritto ha esattamente colpito nel segno quando ha dimostrato che lo stesso Organo – il Comune – ha presentato il progetto e lo ha anche valutato in sede di VIA, delegando la funzione ai propri dirigenti che vengono poi confermati/premiati dalla politica? E tutto questo – conclude Mario Razzanelli – in palese contrasto con i principi del valutatore indipendente e del controllore/controllato. Sono sicuro che il Consiglio di Stato farà Giustizia”. (s.spa.)