Fratelli d'italia commenta l'ordinanza del 2 maggio sulla disciplina sull'accesso agli autobus: "forte rischio caos sulle vetture"
Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi
"La distanza di sicurezza sarà in deroga su i mezzi del trasporto pubblico, idea molto pratica ma che crea un ingiustizia fra pubblico e privato; perchè sul bus 1 mt si e a ristorante 1,8?
Dall'ordinanza che il sindaco Nardella ha emanato sabato scorso in merito al trasporto pubblico (art. 7)
E' obbligatorio indossare le mascherine; va bene lo è anche per uscire di casa e le persone sono tenute a possederla ma per quanto riguarda i guanti, che già è difficile reperire, succederà che chi li ha già potrà utilizzarli chi no salirà sui bus come se nulla fosse? e chi controlla? non siamo al supermercato dove c'è un vigilante a darteli, occorrerebbe un dispenser, come occorrerebbe un dispenser per il disinfettante almeno su ogni vettura". Il vice presidente della commissione mobilità Draghi sostiene la necessità di mantenere la porta anteriore dei bus chiusa e la "catenella" che divide i passeggeri dagli autisti assolutamente almeno fino alla fase 3. "Non capiamo la scelta del sindaco di mettere 50 vigili sulla tramvia e 0 sugli autobus; il servizio bus cittadino è l'unico sguarnito di controlli in questo periodo al contrario di treni e tramvia; ho fatto presente all'assessore Giorgetti che capisco non si possa controllare ogni vettura e ogni fermata ma ci sono una dozzina di linee e circa una decina di fermate; nell'ora di punta come farà un autista a controllare l'afflusso stando al volante? se ad esempio in stazione o in via delle Porte nuove salgono venti persone tutte insieme come fa il conducente a bloccarle? Infine Ataf, la società ha accennato che non ha fondi sufficienti per assumere steward per l'occasione, spero che il sindaco glielo imponga, dal momento che non hanno nemmeno effettuato alcuno sconto per coloro che a Marzo ed Aprile avevano pagato l'abbonamento ma sul bus non ci hanno messo piede nemmeno una volta". (fdr)