Sabato 8 marzo, alle 13, presso il giardino Michela Noli in via Torcicoda
Sabato 8 marzo, per iniziativa del Presidente del Consiglio comunale e della Vicesindaca, insieme con l’UDIK - Unione Donne Italo Kurde, verrà apposta una targa presso il Giardino Michela Noli in via Torcicoda, in ricordo di Jina Masha Amini, la giovane donna curda vittima della repressione del regime iraniano.
All’appuntamento parteciperanno il Presidente del Consiglio Cosimo Guccione, la Vicesindaca con delega all’Ambiente Paola Galgani, la consigliera Stefania Collesei, il Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, Eleonora Mappa Vicepresidente di UDIK.
In occasione della cerimonia verrà apposta una targa in ricordo della giovane (Jina Masha Amini - 1999-2022 “Donna, vita e libertà” “Jin, jiyan, azadi”), in prossimità di un giovane platano a lei dedicato e messo a dimora nei giorni scorsi.
“Siamo a ricordare una giovane che è stata vittima di violenza, e vittima in quanto donna, cosa terribile, ma ci siamo in rappresentanza di un ente pubblico, per ricordare che lo Stato – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione – può fare la sua parte, a partire dal dare voce a coloro ai quali - alle quali - la voce è stata tolta. Abbiamo sposato con convinzione la scelta di lasciare un segno concreto in omaggio a Jina Masha Amini tramite questo platano che da oggi trova dimora in un giardino comunale dedicato ad un'altra donna vittima di violenza Michela Noli. Pensiamo infatti che un simbolo, un simbolo vivo a lei dedicato, sia un buon modo di onorare la sua memoria.
Crescendo, allargando i suoi rami, infittendo la sua chioma questo albero prospererà e nella sua ombra, nelle estati spesso afose della nostra città, ragazzi, famiglie, persone di ogni età potranno trovare sollievo, mentre le sue fronde mosse dal vento si faranno rumorose; farà sentire la sua voce, come l'eco, mi piace pensare, della giovane donna cui è intitolato. La barbarie – ha concluso il presidente Guccione – può spezzare una vita, ma la vita non si rassegna e rinasce. Sta a noi tutti prendersi un pezzetto di responsabilità ed averne cura”.
“Firenze non dimentica e questo è un modo per testimoniare il sostegno alla lotta per i diritti di tutte le donne in ogni parte del mondo” ha detto la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani. “Nella giornata internazionale della donna, piantiamo un nuovo albero in città dedicato alla memoria di una straordinaria donna e attivista e in generale alla lotta per l’emancipazione che tante donne in tutto il mondo portano avanti contro ogni forma di discriminazione e abuso fisico, sociale, culturale ed economico contro le donne”.
Giovane donna curda (Sequiz, Kurdistan, 1999 - Teheran 2022), vittima della repressione iraniana. Fermata a Teheran dalla polizia morale nel settembre 2022, presumibilmente perché indossava l'hijab lasciando scoperta parte della capigliatura e violando in tal modo le disposizioni di legge iraniane, è stata arrestata e internata in un centro di reclusione per essere sottoposta a “rieducazione”; qui ha subìto violente percosse che l’hanno costretta al ricovero presso il Kasra Hospital, dove è deceduta a seguito di una emorragia cerebrale prodotta da un trauma cranico.
Scelta a icona delle discriminazioni di genere e della violazione dei diritti umani, la sua morte ha provocato una sollevazione di massa delle donne iraniane, che ha trovato risonanza nella solidarietà di attivisti e personaggi pubblici suscitando la durissima condanna della comunità internazionale.
Del 2023 il testo illustrato Donna vita libertà curato da Marjane Satrapi in collaborazione con il politologo F. Vahid, il reporter J.-P. Perrin e lo storico A. Milani. Nel 2023 Amini e il Movimento Donna, vita, libertà in Iran sono stati insigniti del Premio Sakharov del Parlamento europeo per il loro impegno nella difesa dei diritti umani. (sp - s.spa)