Inaugurata a piazzale Michelangelo installazione realizzata da studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, presenti la vicesindaca Bettini e l’assessora Del Re. L’iniziativa nell’ambito dei 40 anni di Firenze patrimonio mondiale
La cerchia muraria di Firenze al centro di una riflessione artistica di più di 30 studenti che si sono fatti interpreti del valore di questa parte di città. Il risultato è “Urban Layers”, installazione temporanea a cura del Laboratorio di Architettura e Autocostruzione del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze e del Laboratorio congiunto HeRe_Lab, inaugurata oggi a piazzale Michelangelo alla presenza della vicesindaca Alessia Bettini e dell’assessora all’Urbanistica e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re. L'opera, realizzata in legno, arriva al termine di un seminario collegato a Firenze Forma Continua (www.firenzeformacontinua.it), progetto che ha come obiettivo la riappropriazione del tessuto cittadino e dei suoi valori da parte della comunità.
“Un’opera che ha visto impegnati molti giovani e che arriva dopo un bel lavoro di studio e riflessione, con un focus particolare sulla nostra cerchia di mura – ha evidenziato la vicesindaca Bettini – . L’installazione vuole comunicare un messaggio importante, la necessità di una presa di coscienza sempre maggiore del valore artistico e culturale del nostro centro storico in tutte le sue componenti, che è ciò che rende la nostra città patrimonio mondiale Unesco”.
“Un’installazione che mette i margini e le mura di Firenze al centro delle riflessioni svolte in questi mesi dagli studenti dell’Università di Firenze nell’ambito del laboratorio congiunto con l’ufficio Unesco - ha detto l’assessora Del Re -. Un’opera che fa parte del progetto ‘Firenze Forma continua, uno dei progetti strategici del Piano di gestione Unesco, con l’obiettivo di innalzare la consapevolezza del patrimonio diffuso che la nostra città ha sul proprio territorio: a partire dalle proprie mura, che mura non sono e non possono essere, nella dimensione di confine e quindi di limite per un territorio che è patrimonio dell’umanità negli aspetti non solo materiali ma anche immateriali”.
La struttura lignea di ‘Urban Layers’ ha lo scopo di convogliare l’attenzione sul tratto murario che dal Forte di Belvedere giunge a Porta San Miniato, dando rinnovata percezione di elementi, spazi e panorami che concorrono all’Eccezionale Valore Universale del sito Patrimonio Mondiale Centro Storico di Firenze. L'installazione Urban Layers è il risultato finale del seminario "Firenze Forma Continua_Urban Layers: ripensare il margine" a cura del Laboratorio di Architettura e Autocostruzione del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze e del Laboratorio HeRe_Lab - laboratorio congiunto tra l'Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con UNESCO del Comune di Firenze e l'Università.
Per l’occasione, l'associazione fund4art e la cooperativa MARE hanno intervistato i protagonisti del progetto Firenze Forma Continua_Urban Layers, cittadini e studenti, fiorentini e non, per indagare quali fossero i loro ricordi legati alle mura di Firenze e quale il rapporto che ancora sopravvive con questo margine fisico o solo percepito, creando un breve documentario che sarà visibile su www.firenzeformacontinua.it
(sa.ca. - sc)